Il Comune di Pimonte non apre la sede della Pro Loco: saltata la riunione

Gregorio Izzo sconsolato davanti al portone della sede della Pro Loco

Programmazione delle manifestazioni estive, la riunione della pro loco viene rinviata a data da destinarsi. Il motivo? La sede di piazza Roma resta chiusa e i dirigenti non hanno le chiavi del portone. La vicenda rischia di avere delle ripercussioni politiche perché i vertici dell’associazione, in un comunicato ufficiale, parlano di boicottaggio e accusano l’amministrazione comunale. “Siamo stati volontariamente beffati – affermano Gregorio Izzo e Giuseppe Avitabile, rispettivamente vicepresidente e revisore dei conti della pro loco che minacciano adesso di dimettersi – da chi, evidentemente, non vuole che quest’associazione vada avanti. Del resto già durante le elezioni per il rinnovo del direttivo una gran parte dell’amministrazione ha cercato di intralciare il nostro cammino, candidando al vertice della pro loco altre persone che sono state sconfitte alle urne”. Al fianco dell’associazione si schiera Bartolomeo Chierchia, ex assessore della giunta Dattilo e oggi consigliere di minoranza. “Tutto ciò – commenta – denota lo scarso attaccamento dell’amministrazione verso le realtà sociali del paese. Per quanto mi riguarda, chiederò al sindaco un chiarimento su questa triste e indecorosa vicenda”. Nel pomeriggio è arrivata anche la risposta da parte degli esponenti della maggioranza. “E’ ridicolo sentire parlare di boicottaggio – afferma l’assessore Carmine Palomba – quando tutti sanno che la sede della pro loco ospita anche il forum dei giovani. All’interno della struttura ci sono computer e attrezzature varie, pertanto non si può tenere aperta la sede per 24 ore al giorno. Si è trattato dunque di un semplice disguido, niente a che vedere con improbabili boicottaggi e disegni politici che restano lontani dalla pro loco”.

Francesco Fusco

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