Pesca a strascico nella zona di tutela biologica “Banco di Santa Croce”

Continuano senza sosta, i controlli sulla filiare della pesca degli uomini della Capitaneria di Porto di Castellammare di Stabia, coordinati dal Comandante C.F. (CP) Demetrio Antonio Raffa.

Nella mattinata scorsa, nel corso di una programmata attività di vigilanza finalizzata anche a garantire il rispetto delle norme in materia di tutela di stock ittici,  personale militare del G.C. A56 in servizio di pattugliamento lungo il litorale di giurisdizione, in collaborazione con la Motovedetta dei Carabinieri di Sorrento N514, hanno individuato all’interno della zona di tutela biologica del “Banco di Santa Croce”  la presenza di un peschereccio intento nella pesca professionale a strascico  sottocosta.

L’unità, dopo gli accertamenti di rito, è stata scortata nel porto di Castellammare di Stabia, dove è stata comminata al Comandante del peschereccio una sanzione amministrativa per un ammontare pari ad euro 2.000, oltre al sequestro dell’attrezzatura di pesca.

La normativa europea, nello specifico il regolamento C.E. 1967/06, ha previsto dal 1° giugno 2010 ulteriori restrizioni in materia di pesca, imponendo misure tali da garantire una corretta gestione della risorsa mare e per uno sfruttamento sostenibile del nostro Mediterraneo, ponendo l’obbligo a tutti i pescherecci intenti alla pesca professionale l’utilizzo di reti con maglie più larghe e nuove distanze dalla costa.

È proprio su tali vincoli che gli uomini della Capitaneria di Porto stanno conducendo le loro operazioni, che proseguiranno anche nei prossimi giorni, sottolineando il costante impegno del personale militare coordinati dal Comandante Raffa, nel reprimere ogni forma di attività illecita in materia di pesca, in un territorio di giurisdizione sottoposto a forti vincoli ambientali ed archeologici.

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