I sindacati ospedalieri proclamano lo stato di agitazione, promettendo scioperi nel caso in cui non vengano ascoltate le proprie istanze. Il tutto a causa di alcuni spostamenti del personale considerati “non a norma” dai sindacati, e “disagio” tra i dipendenti che da anni attendono risposte su richieste di trasferimento senza sapere nemmeno se siano state lette. Langellotto (Uil), Costagliola (Nursing Up) e Cascone (Fsi) hanno, così, scritto ad Ernesto Esposito, commissario straordinario dell’Asl Napoli 3 Sud, sottolineando tutte le irregolarità commesse nelle richieste di trasferimento. «Abbiamo rilevato gravi difformità e diverse irregolarità nella disposizione del servizio – spiegano Langellotto, Costagliola e Cascone – sugli ordini di servizio riguardanti i protocolli 4136 e 4137 del 22 giugno scorso, del servizio Gru, con i quali sono stati disposti i trasferimenti di alcune unità infermieristiche». La richiesta protocollata con il numero 4136 prevede il trasferimento di una persona dall’Spdc (salute mentale) alla rianimazione. «La richiesta è avallata dal capo dipartimento Della Pietra – spiegano i sindacati – che mentre convoca tutte le organizzazioni sindacali per trasferire gli infermieri in servizio dalla Uosm di salute mentale di Castellammare a quella di Torre Annunziata per carenze di personale, poi concede strani trasferimenti verso il San Leonardo, addirittura al di fuori del Dsm. Il capo servizio personale non si limita, come suo dovere, ad assegnare il dipendente al presidio ospedaliero, ma si sostituisce al direttore del presidio, disponendo finanche direttamente l’assegnazione al reparto di rianimazione con chiaro intento di favore». Ma i problemi, secondo Uil, Nursing Up e Fsi ci sono anche nella richiesta di trasferimento numero 4137. «Anche questo documento è illegittimo – aggiungono Langellotto, Costagliola e Cascone, nel documento inviato anche al commissariato di polizia di Castellammare di Stabia – in quanto il capo servizio Gru effettua il trasferimento anche in base al trasferimento di cui alla disposizione precedente, da parte di Paragallo, mettendo in evidenza che un trasferimento che doveva avvenire per compensazione è stato di fatto snaturato proceduralmente, eludendo le corrette regole in materia di mobilità». Secondo i rappresentanti sindacali l’intento è palese: «Da tutto ciò si evince la chiara volontà di favorire i diretti interessati contro gli interessi generali». Per questo motivo, alla luce di quanto scoperto, le organizzazioni sindacali chiedono «un incontro immediato con il commissario straordinario Ernesto Esposito e l’immediata revoca dei trasferimenti protocollati». Inoltre, Langellotto, Costagliola e Cascone spiegano le motivazioni delle richieste: «Le disposizioni di servizio protocollate il 22 giugno hanno creato uno stato di diffuso malessere tra i dipendenti del presidio San Leonardo, che da anni attendono risposte invano in merito ad istanze di trasferimento inoltrate in passato».