Ercolano: nuovi politici, vecchi problemi. Strazzullo non “brilla” ancora

Continua a non brillare di “luce propria” ad Ercolano la stella del neo eletto sindaco Vincenzo Strazzullo. La gente comincia a non comprendere la lentezza operativa con la quale il primo cittadino affronta questioni di vitale importanza per la città. Immondizia presente ovunque e a qualsiasi ora del giorno, disservizi logistici di ogni genere e mancanza di interazione sociale con le istituzioni fungono da cornice ideale nella quale “ritrarre” lo sgomento di una comunità sempre più allo sbando. Ad Ercolano si è fermato tutto: con un approdo borbonico di Villa Favorita da riqualificare e con una serie di progetti finanziabili dalla comunità europea da sempre in itinere in paese ci si concede ancora il lusso di rincorrere squallide feste di piazza e pseudo eventi mondani non si sa bene a vantaggio e nell’interesse di “chi”, certamente non del popolo ercolanese. Basti osservare il penoso stato di via IV Novembre, arteria principale che conduce al sito archeologico, per comprendere un disinteresse amministrativo per Ercolano che localmente raggiunge l’apice del proprio indecoroso livello. È una vergogna: turisti che vagano all’esterno degli scavi alla ricerca di un francobollo acquistabile solo, dopo file chilometriche, alla Posta Centrale avviliti dalla mancanza di servizi che invece abbondano nella vicina Pompei. Continuando di questo passo Ercolano sarà definitivamente “snobbata” da chi ha scelto la Campania quale meta per le proprie vacanze. Anche sul fronte sicurezza il sistema vacilla: ancora ad oggi dopo anni non si comprende se il servizio di video sorveglianza presente in città sia funzionante o meno ne quale Ente Pubblico preposto al  controllo dell’ordine pubblico gestisca un sistema di monitoraggio che non ha impedito in passato il verificarsi di sanguinosi agguati di camorra proprio “sotto le telecamere”. Il tanfo che si alza dal mercato la dice lunga sullo stato di degrado in cui versano le fogne di una delle zone più popolate, demograficamente e, commercialmente parlando, della città. Eppure se si osserva l’atteggiamento di molti illustri “amministratori” li si vede sorridenti, spensierati che discutono delle ferie estive e della macchina da sostituire, quasi che si operasse in una realtà perfetta e ben diversa dalla drammatica quotidianità di Ercolano. «Non comprendiamo – commentano i residenti – francamente il modo in cui si sta gestendo una città in cui di questo passo rimarranno pensionati e disonesti.  Forse i nostri politici per occupazione intendono l’arte di “arrangiarsi”: i nostri giovani meritano molto di più ed è vergognoso persino pensare che qualcuno possa umiliare le aspettative sane e costruttive di chi ha avuto il coraggio di rimanere ed investire ad Ercolano. Ma si sa, quando la “mangiatoia è bassa”…». Duro il commento della gente comune che ormai non sa più a chi credere: forza Strazzullo, ora tocca al sindaco invertire la rotta in positivo di una nave ormai prossima all’affondamento.

Alfonso Maria Liguori

Donazione sostieni il Gazzettino Vesuviano