Castellammare, Bobbio: “Consulenze ridotte del 90%”

“Comincio ad essere stanco di questo atteggiamento ostile, in maniera preconcetta e sostanzialmente scandalistico, della minoranza e di una parte della stampa locale. Per quanto riguarda quest’ultima, in particolare, spero che tale stile non sia dettato da motivazioni di carattere privato, perché se fosse così sarebbe gravissimo sul piano deontologico, ma sia solo la conseguenza di un giornalismo non proprio ineccepibile. Un quotidiano, teso a fare informazione corretta e imparziale, avrebbe infatti titolato sulla pseudo notizia delle consulenze, in maniera diametralmente opposta e rispondente alla verità, aprendo la pagina con una frase del tipo: ‘Bobbio riduce del 90 per cento le spese di consulenze rispetto all’Amministrazione Vozza’. Così non è stato, e questo atteggiamento capzioso e infondatamente ostile dimostra che l’intenzione del quotidiano e della sua dirigenza non è quello di informare i cittadini e i lettori in genere, bensì quella, nella migliore delle ipotesi, di prendere parte attiva alla più becera lotta politica di opposizione”.

Lo ha detto il sindaco di Castellammare di Stabia, Luigi Bobbio.

“Quanto al ricorso agli incarichi esterni, è necessario premettere che l’obbligo di ricognizione del fabbisogno del piano programma delle consulenze è stato stabilito dalla Finanziaria 2007 ed è stato espletato, dal Comune di Castellammare di Stabia, per la prima volta, nel marzo del 2008 con un’apposita delibera di consiglio comunale, nella quale la ricognizione prevedeva lo stanziamento di oltre un milione di euro per consulenze e incarichi spalmati sui vari settori dell’Amministrazione comunale”, ha aggiunto Bobbio.

“Aver ripristinato tale procedura, per l’anno 2010, dopo che nel 2009 la ricognizione per gli incarichi esterni non era stata effettuata, significa aver adempiuto a un obbligo previsto dalla legge ed essersi mossi lungo il solco del recupero della legalità. Quanto ai profili individuati dalla ricognizione, si tratta di professionalità necessarie per partecipare alla riorganizzazione di settori che sono stati in maniera significativa compromessi dagli esiti della commissione d’accesso e da più ampi riassetti della macchina organizzativa”, ha commentato il primo cittadino.

“La sintesi è quindi ben chiara: la mia Amministrazione riduce di quasi un milione di euro le sciagurate prassi clientelari dell’Amministrazione Vozza e concentra poche, indispensabili risorse sull’acquisizione di selezionate professionalità esterne, tali da consentirle di sopperire a talune, spaventose carenze e inefficienze della macchina comunale, sempre e soltanto nell’interesse dei cittadini stabiesi”.

“Quanto alle risibili contestazioni di aver aumentato i compensi per sindaco e assessori comunali, giova ricordare alla minoranza che, ancora una volta, abbiamo applicato sempre e soltanto la legge. I consiglieri d’opposizione sono stati male informati, evidentemente, e ignorano che le indennità degli amministratori locali sono regolate dalla legge e non si possono aumentare. Ribadisco: abbiamo ripristinato ciò che era previsto dalla normativa, tenendo conto dei tagli della Finanziaria. Se la minoranza vuole, possiamo spiegarle tabelle alla mano i nostri conti…

Piuttosto, ritengo che le buffonate di dimezzare prima e sospendere poi del tutto le indennità percepite in qualità di amministratori di una realtà complessa com’è la città di Castellammare di Stabia, come fatto dalla precedente Amministrazione, siano in realtà molto più pericolose di quanto non vogliano apparire, perché rinunciare a un compenso, ancorché simbolico, significa essere consapevoli di non aver fatto nulla per meritarlo, o ammettere di avere altre fonti di reddito, evidentemente non dichiarate, o – ancora – riconoscere, in un soprassalto di dignità personale e politica, la propria responsabilità per il baratro socio-economico provocato dalle scellerate scelte cui la giunta Vozza ha esposto l’intera città. Da che mondo è mondo, il lavoro – soprattutto quello di amministrazione, che se fatto con coscienza, dedizione e sacrificio è un lavoro particolarmente duro – si paga, poco, ma si paga”, ha continuato il primo cittadino.

“Tutto ciò premesso, stiamo tranquilli Vozza e i suoi amici: io sono notoriamente un uomo dal sangue freddo, che sa aspettare i tempi giusti, senza cedere alle provocazioni altrui. Sta arrivando il momento in cui la città verrà messa pubblicamente a conoscenza del disastro economico-finanziario in cui la gestione Vozza l’aveva precipitata. E non mi curo di questi pseudo moralisti di ritorno, che blaterano fandonie nel tentativo disperato e inutile di allontanare l’inevitabile momento della verità. Una verità terribile, di cui presto, ripeto, saranno messi a conoscenza non solo i cittadini, ma – come è doveroso – la Corte dei Conti e la Procura della Repubblica. E non sarà qualche pagliacciata propagandistica di valore simbolico, messa in piedi dalla precedente Amministrazione o dall’attuale opposizione, a consentire loro di sottrarsi alle inevitabili e dure conseguenze di autentiche nefandezze gestionali cui oggi la mia Amministrazione sta cercando di mettere rimedio affinché la città non ne abbia a soffrire ulteriormente”, ha concluso Bobbio.

Catello Somma

Donazione sostieni il Gazzettino Vesuviano