I ragazzi del Gruppo Falcone diretti dal mister Carmine D’Antuono non si smentiscono e dimostrano che la tenacia e la volontà di andare oltre una mera vittoria rendono il giusto risultato, raggiungendo traguardi inaspettati e quanto mai meritati. Ad appena due settimane dall’aver agguanto per il secondo anno consecutivo il primato nel Torneo di calcio Bcc S.Pietro, il gruppo di S.Egidio composto da giovani provenienti dai comuni dell’hinterland vesuviano e dell’area dell’Agro e coordinati da Giuseppe Falcone, Adriano Pepe Califano e Giuseppe Coppola vincono la Champion League del torneo, attestandosi primi anche meritamente nella gara canora organizzata dalla Parrocchia di S.Pietro di Scafati. En plein dunque per il gruppo sportivo che ha fatto del calcio l’occasione di solidarietà tra ragazzi provenienti da aree difficili e che dimostrano con la partecipazione ad un torneo senza differenze ( la gara di calcio che si svolge a S.Pietro di Scafati, coinvolge circa 18 squadre composte da diverse etnie e nazionalità) di dare piena attuazione al forte senso di aggregazione. L’ennesima finale, combattuta nuovamente con la squadra magrebina di Mohamed si è conclusa solo ai tempi supplementari dopo un pareggio al cardiopalma del 3 -3. Un 1 –o supplementare che ha poi sancito la vittoria del Gruppo Falcone, con una partita combattutissima seppur in un clima incandescente e non solo da un punto di vista meteorologico per la folta partecipazione di pubblico presente. Davvero entusiasmante poi la gara canora, che si è svolta nel vicino Teatro S.Pietro, questa volta ad eccellere è stata la vocalità di Alessandro D’Auria. Il capitano della squadra si è distinto per la sua smisurata passione per Massimo Ranieri con il quale si è pure esibito in una trasmissione televisiva due anni fa. E’ dunque la solidarietà e l’adesione ai sani valori dell’amicizia il motore del Torneo e delle iniziative messe in campo dal parroco di S.Pietro Don Salvatore Bianco e da Federico Fattoruso . “Siamo naturalmente felici per il doppio risultato raggiunto – dichiara Giuseppe Falcone , presidente del gruppo, abbiamo imboccato ormai una strada di autentica attività sociale che mira a dare un calcio non solo al pallone ma soprattutto all’indifferenza che molto spesso isola e non consente il confronto aperto e costruttivo con altre etnie aldilà del colore della pelle e delle differenze culturali”.