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Guidone, “Torresi nel Mondo”: “Ecco lo scempio avvenuto a Torre Annunziata”

Anche questa volta il comune di Torre Annunziata non ha perso l’occasione per evitare una situazione imbarazzante per l’amministrazione e per la cittadinanza.

La promozione annua di decine d’iniziative atte alla rivalutazione del territorio, e molte volte approvate o nate dai governanti, vengono continuamente annullate dalle dimenticanze di coloro che dovrebbero garantirne la continuità. Tutto dunque si perde nel nulla, la città rimane priva di ogni beneficio e si assiste come sempre impotenti agli ennesimi sprechi di denaro pubblico e privato.

Anche nel caso dell’iniziativa “Dona una pianta alla tua città” promossa l’ottobre scorso dall’associazione Torresi nel Mondo, si voleva riqualificare il territorio, e sensibilizzare i cittadini ad avere più rispetto per i pochi e spesso malcurati spazi pubblici di Torre. Il progetto aveva coinvolto i torresi a comprare delle agave, delle grandi piante tropicali, adatte a resistere anche in luoghi aridi e impervi; ma l’attentato, con grande sorpresa dei promotori del progetto, non è derivato dall’atto sciocco di qualche teppista, né tantomeno dall’incuria; ma dal comune stesso.

Spiega Oscar Guidone, presidente di Torresi nel Mondo, già impegnato in altre campagne per la riqualificazione della città: “Siamo da tre giorni qui a Torre Annunziata, eppure ci sentiamo molto rammaricati e delusi, per lo scempio a cui abbiamo assistito. Ho avuto la notizia dal signor Giuliano alcuni giorni fa; mi aveva detto che passando per caso in Piazza Cesaro aveva notato un collaboratore comunale, un giardiniere, che estirpava tutte le piante che noi dell’associazione, e i cittadini, avevamo piantato con l’iniziativa “Dona una pianta alla tua città”. Il buon Giuliano, che ama Torre, e aveva comprato come tutti noi una pianta, si è subito interessato alla cosa, per evitare che tutto fosse perduto. Ha contattato l’avvocato Avvisati per avere spiegazioni, ed è stata inaccettabile la risposta che ha ottenuto: Le piante erano state tolte perché considerate selvatiche. Un vero scempio… una catastrofe per quello che abbiamo fatto!”

Ma l’associazione non si è fermata qui, vista l’entità del danno e soprattutto il danneggiatore d’eccellenza che ha causato il problema. Guidone e i soci onorari Giovanni Guarro, Marcello Papa e il consigliere Vincenzo Marasco, hanno chiesto spiegazione al responsabile dell’Ufficio Tecnico Giacomo Cuccurullo, che ha ribadito le parole dell’avvocato Avvisati, considerando le piante come cose che deturpavano l’ambiente circostante e la riqualificazione del verde pubblico. Quindi non un errore personale, ma una volontà precisa partita espressamente dal comune. Guidone aggiunge a riguardo: “Penso che la nostra iniziativa di ottobre sia stata comunque di sprono all’amministrazione pubblica per intervenire e realizzare qualcosa di bello. Questo è il nostro intento! Ma quelle piante, le nostre agave, potevano restare nei giardini, perché non deturpavano nulla.” Infine Guidone fa un augurio, e cita un celebre aforisma di Che Guevara: “Spero che la nostra prossima iniziativa del 10 agosto venga quantomeno rispettata dalle autorità comunali. Siamo rimasti costernati nel vedere come è stato ridotto il nostro lavoro passato, ma non ci fermiamo perché chi lotta può perdere ma chi non lotta ha già perso”.

Gioacchino Iuzzino


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