Ancora piazza Garibaldi al centro del dibattito politico sangiuseppese. A tirare di nuovo in ballo la questione sono un manifesto e una manifestazione del Pdl. Proprio nei giorni scorsi il sindaco Antonio Agostino Ambrosio, in un’intervista rilasciata al nostro giornale, aveva annunciato la prossima apertura del cantiere della piazza principale del paese. Stando alle previsioni del primo cittadino, i lavori dovrebbero partire tra circa trenta giorni. Di tutt’altro parere è il Popolo della Libertà che nel manifesto attacca duramente l’operato della maggioranza in merito. Lo scontro tra lo schieramento guidato dal capogruppo al Consiglio comunale del partito del premier Berlusconi, Vincenzo Catapano, e il sindaco Ambrosio, da poco passato all’Udc, da anni accende il clima politico della cittadina vesuviana. Ambrosio nell’ultimo consiglio andò giù pesante: “Catapano lavora per noi. Finché ci sarà Catapano, posso dormire sonni tranquilli”. Proprio il capogruppo del Pdl, ai margini della manifestazione di domenica, dichiara: “Abbiamo voluto questo incontro di informazione-formazione proprio in piazza Garibaldi. Abbiamo informato i cittadini di tutti i passaggi relativi alla storia di questo storico luogo. E’ palese l’incapacità di questa amministrazione di portare avanti un progetto serio. Il risultato sono notevoli disagi per la popolazione. Sono in atto dei meccanismi per cui – incalza Catapano – i lavori ogni tanto si bloccano. Assistiamo solo ad uno sperpero di denaro pubblico. Queste persone sono forti solo delle corse dei ciucci”, concludendo con una frecciata sul recente evento sportivo che ha visto in prima linea numerosi esponenti della maggioranza. Dal canto suo, l’amministrazione guidata da Ambrosio già da un mese sta lavorando alla nuova piazza e attribuisce le responsabilità dei ritardi ai cinque mesi circa di stop dovuti allo scioglimento del Consiglio comunale. In particolar modo, per il primo cittadino la questione piazza non si pone. I lavori partiranno fra pochi giorni e tra qualche mese San Giuseppe riavrà la sua piazza principale.
Antonio Averaimo