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Sorrento: inaugurate le antiche mura vicereali sorrentine

Bagno di folla per l’inaugurazione delle Antiche mura vicereali a Sorrento. Sabato 10 luglio, sono state riaperte al pubblico le Antiche Mura, importante sito risalente alla metà del Cinquecento, interessato da accurati interventi di recupero e restauro. Nella sola serata inaugurale, dopo che il Sindaco di Sorrento avv. Giuseppe Cuomo ha tagliato il nastro, si sono affollati oltre 700 visitatori. Oltre al sindaco presente tutta l’amministrazione comunale tra cui l’assessore all’edilizia privata Federico Gargiulo e  l’assessore ai lavori pubblici Mariano Pontecorvo. A fare loro da guida fino al 30 settembre saranno i volontari dell’associazione Peninsula Felix Giovani, coordinati da Luigi Di Prisco, grazie ad una convenzione con l’amministrazione municipale. Proprio durante la cerimonia inaugurale 25 volontari dell’associazione hanno assistito i tanti visitatori che si sono recati sul sito.
I lavori hanno riguardato sia il bastione di Parsano, per ripristinarne l’assetto e garantire la sicurezza del transito pedonale, che la relativa rampa di accesso da via Sersale, realizzata con mattoni che richiamano l’originaria pavimentazione.
In questo modo sarà possibile per il visitatore raggiungere l’antico camminamento e godere di una vista inedita della città percorrendo un corridoio, situato sopra le mura, utilizzato dalla ronde di guardia, al tempo della dominazione spagnola, per difendere la città dalla minaccia ottomana.
“Un bene storico e architettonico di grande pregio diventa parte integrante degli itinerari di visita dei principali monumenti della Città di Sorrento – commenta il sindaco, Giuseppe Cuomo -. Un pezzo della nostra storia e uno dei rari esempi di mura vicereali tuttora presenti nel Mezzogiorno, viene così restituito alla fruizione di cittadini e turisti”.
Gli interventi, coordinati dall’architetto Arnaldo Venditti, diretti tecnicamente dall’Arch. Francesco Saverio Cannavale,  hanno riguardato quanto rimane della vecchia fortificazione, ovvero il tratto meridionale: un percorso di belvedere costituito dal camminamento e dalle zone di sosta dove un tempo erano i bastioni, che si estende per una metà su via degli Aranci e per l’altra sul tratto superstite del cosiddetto Vallone, che tuttora conserva l’alveo denominato Parsano, caratterizzato dalla presenza di un grande mulino, che sarà in futuro anch’esso oggetto di recupero.
La genesi di questa perimetrazione risale al periodo greco – romano, successivamente dopo alcune modifiche in epoca medievale, alla metà del sedicesimo secolo quando, minacciata costantemente dalle incursioni dei turchi dell’Impero Ottomano che infestavano il Mediterraneo con le loro navi, Sorrento divenne teatro di un organico piano di mutazione urbana promosso dal governo spagnolo.
Come è noto, i vicerè fecero costruire torri di avvistamento lungo tutta la costa dell’Italia Meridionale.
Per Sorrento, data l’importanza anche strategica del centro urbano, e sopratutto dopo il saccheggio turco del 1558, questa rivisitazione della cinta muraria cittadina, non si limitò alle torri isolate – tuttora presenti lungo la Costiera Amalfitana, da Capo d’Orso alla Marina del Cantone – ma furono realizzate in un solo decennio, tra il 1551 e il 1561, un castello e un sistema di bastioni poligonali.
La Porta Parsano ed il suo bastione sono le uniche strutture rimaste di quel sistema difensivo, smantellato nei secoli successivi, venute meno le esigenze di protezione. Dopo l’ottimo successo dell’inaugurazione le presenze hanno superato le 600 unità anche nella giornata successiva di domenica scorsa.

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