Ci sono voluti litigi e minacce per giungere all’ovvia e scontata conclusione della lunga odissea di Starita e dei suoi fedelissimi Ciro Alfieri dell’Api, Francesco Cacace di Noi Sud, Salvatore Colletto e Michele Cuomo di Progressisti per Torre, e Filomena Iapicca UDC.
Il primo cittadino ha finalmente stilato, dopo un mese e mezzo dall’azzeramento della giunta, la lista della “nuova” maggioranza di governo. Come molti si aspettavano, non è stato fatto altro che vestire con abiti nuovi personaggi vecchi della politica già legati alla precedente giunta. Insomma è stato eseguito un lungo girotondo che ha fatto perdere tempo e denaro alla cittadinanza di Torre Annunziata, come detto nei giorni scorsi dall’imprenditore Guglielmo D’Auria, che aveva parlato di parti politiche troppo litigiose e disinteressate ai problemi concreti della città. A giorni dunque, Starita renderà noto quello che già tutti sanno, ovvero che il governo per continuare a esistere si è alleato alle forze moderate del centrodestra.
Continua ad aggrovigliarsi intanto il nodo nel partito di SEL, che sembra diviso al suo interno tra quelli che appoggerebbero Starita, si contano in questo caso il consigliere comunale Andrea Fiorillo e il portavoce cittadino del partito Massimo Manna e dall’altra parte i conservatori, che ribadiscono l’astensione da qualunque tipo di compromesso e unione a un gruppo di centrosinistra non puro.
Gioacchino Iuzzino