Convocazione del Consiglio Comunale, i consiglieri comunali di minoranza del Partito Democratico, Gennaro Sabatino e Antonino Del Sorbo, chiedono un nuovo rinvio della predetta seduta prevista per oggi pomeriggio, per il riscontro di gravi irregolarità nell’avviso di convocazione ricevuto il giorno 08/07/2010 e con n. protocollo 12340. Dopo il rinvio del Consiglio Comunale avuto Giovedì scorso per dei “vizi procedurali” riscontrati nelle convocazioni dei consiglieri comunali per la stessa seduta, i consiglieri di minoranza del PD, Gennaro Sabatino e Antonino Del Sorbo, chiedono un nuovo rinvio della seduta dell’assise comunale prevista per oggi pomeriggio alle ore 18, per gravi e ripetute irregolarità negli avvisi di convocazione della nuova seduta del Consiglio Comunale. Alla richiesta già inoltrata direttamente al sindaco Francesco Cascone, al presidente del Consiglio Comunale l’architetto Giuseppe Alfano, al capogruppo della maggioranza il professore Ferdinando Alfano e alla segretaria comunale la dottoressa Angela Trischitta, vengono riportate tutte le opportune motivazioni che giustificherebbero tale richiesta di rinvio del Consiglio Comunale previsto per oggi pomeriggio:
“I sottoscritti Consiglieri comunali dell’opposizione, Sabatino Gennaro e Del Sorbo Antonino Gennaro, eletti nella lista del Partito Democratico, comunicano al Sig. Sindaco e al Presidente del Consiglio comunale, formale richiesta di rinvio della seduta di Consiglio Comunale in oggetto.
Tale richiesta è formulata sulla base di gravi irregolarità riscontrate nell’avviso di convocazione ricevuto, recante la data del 8.07.2010 e protocollato con n°12340. In tale avviso è riportato che il Consiglio Comunale è convocato in seconda convocazione perché “ il Consiglio comunale fissato in prima convocazione alle ore 17,30 della data odierna non ha avuto effetto”.
Il Consiglio comunale fissato in prima convocazione a cui si fa riferimento, è quello recante l’avviso scritto di convocazione riportante la data del 2.07.2010 e protocollato con n°12055.
Ebbene in tale avviso scritto non è prevista nessuna seconda convocazione, come invece prescrive lo Statuto. Dunque appare evidente che procedere allo svolgimento della seduta di Consiglio Comunale convocato in seconda convocazione per il 13.07.2010, è un atto irregolare e illegittimo. Infatti in assenza di un proprio Regolamento del Consiglio Comunale, è d’obbligo attenersi rigorosamente a quanto è già previsto nel T.U.E.L. e nello Statuto comunale.
In particolare lo Statuto comunale, all’art.18 comma 7, prescrive che “ l’avviso scritto può prevedere anche una seconda convocazione da tenersi almeno un giorno dopo la prima”,
mentre nell’avviso scritto originario del 02.07.2010 protocollato con n°12055, non vi è riportata nessuna previsione di seconda convocazione (come invece prescrive lo Statuto), rendendo di fatti illegittimo e irregolare, al pari di una evidente forzatura, il successivo avviso scritto del 8.07.2010 protocollato con n°12340, inerente la riunione del Consiglio Comunale convocato in seconda convocazione per il giorno 13.07.2010. Anche nel caso fosse stata validamente prevista la seconda convocazione nell’avviso scritto originario del 2.07.2010, la convocazione del Consiglio del 13.07.2010 in seconda convocazione, sarebbe comunque risultata irregolare, in quanto la prima convocazione prevista per l’ 8.07.2010 non si è mai svolta, infatti non risulta agli atti nessun verbale che certifichi l’apertura della Seduta di Consiglio, correlato da successivo appello nominale dei Consiglieri presenti. Dunque il Consiglio Comunale fissato per il 13.07.2010, nonostante sia stato forzatamente e irregolarmente convocato in seconda convocazione, sarebbe invece da considerarsi ancora in prima convocazione, non risultando ancora svoltasi quest’ultima. A ciò si aggiunge che un eventuale svolgimento della seduta di Consiglio Comunale in seconda convocazione – ribadiamo a nostro avviso palesemente irregolare – comporterebbe l’applicazione dell’art.19 comma 2 dello Statuto, per effetto del quale basterebbe la presenza in aula di almeno un terzo dei consiglieri per rendere la seduta valida, grazie ai quali la maggioranza potrebbe ricavarne un indebito vantaggio, compensando così eventuali assenze tra le sue fila a scapito dell’opposizione.
In base a tutto ciò comunicato, chiediamo al Sig. Sindaco e al Presidente del Consiglio Comunale, in quanto organo istituzionale direttamente preposto al controllo e alla legittimità degli atti del Consiglio, di adoperarsi, ai sensi dell’art.17-ter dello Statuto comunale,comma 6, “nel promuovere ogni azione necessaria per la tutela dei diritti dei Consiglieri comunali”.
E’ compito istituzionale proprio dell’opposizione vigilare sull’osservanza e il rispetto delle leggi e dei regolamenti, nell’interesse esclusivo di tutti i cittadini. Per questo motivo i sottoscritti Consiglieri comunali dell’opposizione le chiedono, ai sensi dell’art.17-ter, comma 4 dello Statuto comunale, di accogliere la nostra richiesta di rinvio del Consiglio comunale del 13.07.2010.
Tale richiesta di rinvio del Consiglio è finalizzata esclusivamente al ripristino dei criteri di legalità e di rispetto delle leggi e dei regolamenti preposti al corretto e giusto funzionamento del Consiglio comunale e in ossequio alle prescrizioni dettate dalla Commissione d’accesso. Facciamo presente, infine, che in caso di rigetto della nostra richiesta di rinvio del Consiglio, provvederemo ad inviare ampia e dettagliata relazione dei fatti sopra riportati al Prefetto di Napoli, perché adotti le misure necessarie atte al ripristino della legalità nello svolgimento dei lavori del Consiglio Comunale di Santa Maria la Carità. Si allegano alla presente richiesta, le copie degli avvisi scritti di convocazione del Consiglio Comunale del 02 Luglio 2010 n. prot. 12055 e avvivo del 08 luglio 2010 n. prot. 12340 che formano parte integrante e sostanziale del presente atto”.
Vincenzo Vertolomo