Paris est tout le mo(n)de.

Sottile (e sottilmente insolente). Alla moda (senza seguirla troppo). Provocatoria (e se le va, anche provocante). Musa e ispiratrice, ritorna colei che possiede il “je ne sais quoi”…tradotto “quel certo-non-so-che” tipico della donna parigina dallo charme innato.

La pariginità è un modo di vivere (e di atteggiarsi) che realizza la coincidenza degli opposti: echi di lusso da corte “luigiana” mixati a una personalità rock (chanteus vs rockeuse); semplicità disarmante unita ad una raffinatezza rarefatta; una dose abbondante di amore per la moda..altrettanto di disubbidienza per i diktat  lanciati. Icone parisienne(s) odierne: le attrici Anna Mouglalis e Lou Dillon; di ieri: Jane Birkin (esempio di perfetta pariginizzazione e musa-iconica di una leggendaria borsa/oggetto del desiderio: la Birkin di Hermès).

 Lo “stile parigino” si basa su pochi ingredienti di qualità. Ecco pochi , utili step..pardon passes per “pariginizzarsi”.

Poichè la classe non è acqua, ma (tradizione nazionale!) champagne, nutrire una sana e consapevole libidine permetterà di essere catalogate come una “jolie laide“che fa strage di maschi e si mette addosso cose facili, tipo giubbottini di pelle nera, abitini incollati addosso, top strimiziti; qualsiasi cosa che sia piccola o aderente, miniabito, trench con cintura annodata alla bell’e meglio, giacchetta di lui senza niente sotto, certainment. Si perchè lei (la jolie laide) fa le cose a metà e si “scorda” i pantaloni lunghi o la gonna a casa, mette i blazer sugli shorts o sottane in pizzo-Sportmax e Dior-, tailleur fatti di giacca & boxer-Max Mara-, giubbini biker su piccole culotte- Francesco Scognamiglio-, bluson urbani con mini hot pants-Marni-. Il tutto condito da capelli volutamente disordinati. Infatti apparire sempre come appena alzate dal letto risulta la regola d’ordinanza; quell’aria di arruffamento su tacchi (altissimi), preventivata da ore e ore passate davanti allo specchio (segreto!), si conferma come il (nuovo) french touch dall’effetto speciale sexy-me -nolente. Effetto che ha ispirato anche la collezione Fendi, tutta intrisa da arie da boudoir. Lingerie in primo piamo per un guardaroba decisamente sexy ed etero fatto di pizzo, tulle e seta. Collezione “incompiuta”- vedi  tracce di fili dimenticati, liberi di muoversi, orli scuciti, imbastiture incompiute e tagli al vivo frutto di una forbice impietosa-, unica e preziosa..merito della mano (e mente ipergeniale) di Karl Lagerfield. Apparenza casuale colta propio in quella camicetta allacciata distrattamente che lascia intravedere la raffinata bordura in pizzo del reggiseno. Dicono siano un difetto quello di fare le cose a metà? Forse non avranno visto che effetto fa sulla moda (e non solo). Il risultato? Decisamente sexy-charmant e privo(!?) di malizia….. “je ne sais quoi”. C’est n’est pas vrai?

M.Chiara.D’Apolito

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