Questa mattina al San Paolo di Napoli in occasione del termine dei lavori in corso, del rifacimento del campo di gioco, della tribuna autorità e delle panchine interrate stile San Siro, Aurelio De Laurentiis, presidente del Napoli, ha voluto supervisionare i lavori e tenere una lunga chiacchierata con i giornalisti presenti. Il presidente è sembrato un fiume in piena, parlando a 360° di tutti gli argomenti possibili ed inimmaginabili, dalla ristrutturazione parziale del San Paolo, al calciomercato per finire alla tiratina di orecchie a Paolo Cannavaro. De Laurentiis inizia elencando i lavori svolti al San Paolo dicendo: «Abbiamo rifatto il prato con sistema d’irrigazione e drenaggio dell’acqua piovana, per garantire un manto erboso che anche le squadre inglesi ci invidieranno. Un intervento assolutamente necessario viste le abrasioni dei giocatori quando cadevano in area di rigore a causa della sabbia di mare che era nel sottosuolo del manto erboso. Abbiamo scavato in profondità da 45 a 75 centimetri e abbiamo trovato tantissimi detriti. Sarà pronto per il 3 agosto quando affronteremo il Wolfsburg». Ma il restyling non finisce qua: «La tribuna autorità è stata ampliata di 220 posti al coperto con sediolini blu e schermi al plasma. Ci sarà anche una nuova visibilità perché le panchine sono state interrate e saranno anche auto-riscaldate, le panchine usciranno fuori soltanto di 95 centimetri. La tribuna stampa è stata migliorata con la sostituzione di alcuni banchetti e sediolini. E poi il Comune sta provvedendo alla pulizia dei sediolini di tutto l’impianto sportivo. Ho ordinato anche i due maxi-schermi alla Philips, decideremo dove posizionarli. Inoltre attorno all’anello superiore sostituiremo i due vecchi schermi con un unico tabellone circolare pubblicitario». Poi passa al mercato del Napoli e afferma con fierezza quando si parla di Cavani che «rispondeva alle caratteristiche dell’attaccante che stavamo cercando. Quando l’ho proposto a Mazzarri ho avuto il suo benestare entusiasta, è chiaro che con quest’acquisto andiamo a coprire una vecchia lacuna che ci portavamo dietro. Il mercato tuttavia non finisce qui; in difesa ci riteniamo completi, essendoci i rientri di Santacroce e Dossena. Il primo è da considerare a tutti gli effetti un nuovo acquisto, mentre per il secondo la preparazione precampionato fatta in Inghilterra ne ha frenato l’inserimento nello scorso campionato: quest’anno ci aspettiamo di vedere il miglior Dossena». Poi parla del centrocampo e punzecchia Preziosi dicendo: «A centrocampo faremo ancora qualcosa, anche se c’è da considerare il rientro di Blasi, che Mazzarri non ha mai avuto a disposizione. Su Zuculini potrebbe esserci l’inserimento di un’altra società, ma noi non partecipiamo ad aste con presidenti che vogliono un giocatore semplicemente per sottrarlo a noi. Se non sarà lui, opteremo per un altro calciatore». Poi parla dell’attacco: «Lucarelli non è una mia idea, piace a Mazzarri che è un suo profondo estimatore. Per noi potrebbe essere un compagno di viaggio se le condizioni reciproche collimeranno: di certo non voglio in squadra un calciatore che magari possa deprimersi perché non gioca tanto. La nostra priorità rimangono comunque i giovani, e non è escluso che in attacco possa esserci l’inserimento di un calciatore da far crescere al cospetto degli altri componenti dello stesso reparto avanzato. Ho sentito dire che abbiamo portato in Trentino molti primavera per far numero: cosa assolutamente inesatta. Li abbiamo portati per farli crescere, per creare un legame che sarà sempre più intenso con la prima squadra, di cui loro sono il futuro». Continua la sua chiacchierata con i giornalisti elogiando Mazzarri e dicendo: «Io sto cercando di creare un Napoli dagli alti valori morali e tecnici. E Mazzarri mi è di grande aiuto: lui è un padre pieno di buon senso. Non comanda, non ordina, ma concede libertà; sono poi i calciatori a dover dimostrare di meritare la fiducia del proprio mister. Ed è così che si cresce». Nel finale il Presidente De Laurentiis prima di andare via, dopo avere ringraziato la ditta Marone per i lavori svolti, e l’Ass. Ponticelli per la disponibilità a collaborare definendolo il “Pediatra del Napoli”, il Presidente fa una tiratina di orecchie al capitano Paolo Cannavaro dicendo: «Se l’amore per il Napoli è solo un problema di danaro, allora mi vedo costretto a dire che noi non tratteniamo nessuno. Se a Dubai hanno bisogno di lui, per noi può andare, anzi lo accompagnerei io stesso a firmare il contratto. Ma Dubai non è Napoli: è il circo del calcio».
Cosimo Silva