lntorno alle ore 10,15 di oggi un gruppo di circo 30 disoccupati del noto progetto B.R.O.S. ha provocato grave pericolo allo navigazione nell’ambito dell’area portuale e, di conseguenza ha, ritardato in maniera significativa l’approdo e la partenza di 4 motonavi in servizio di collegamento tra Napoli e le isole minori. Malgrado la già avvenuta fissazione in Prefettura del tavolo interistituzionale per lunedì 26, questione oggetto delle insistenti richieste avanzate negli ultimi 15 giorni dai vari gruppi di disoccupati napoletani ed acerrani, la ulteriore grave forma di protesta odierna è stata attuata, così per come già fatto il 15, lanciandosi in acqua e guadagnando uno posizione al largo sulla rotta di partenza e di approdo delle suddette motonavi. ln Acerra, inoltre, altro gruppo di disoccupati ha per alcune ore occupato il Comune impedendo le normali attività degli impiegati e nel primo pomeriggio hanno occupato la stazione ferroviaria, causando disservizi al traffico ferroviario. Ed, ancora, mentre 150 disoccupati hanno realizzatoun pacifico presidio in Piazza Matteotti, altro gruppo, di circa 40 persone, ha occupato i locali del Museo Diocesano di Largo Donna Regina,assistiti da altri manifestanti radunatisi nella zona antistante ad esso. A seguito di ciò personale della Polizia dì Stato e dell’Arma dei Carabinieri ha provveduto ad accompagnare presso gli Uffici della D.l.G.O.S della Questura le 28 persone assistite in mare e recuperate da unità dello Guardia Costiera e dalla Polizia di Stato. Due di esse, Luigi Monteleone, di anni 44 e Francesco Rescigno di anni 50, leader ormai storici delle proteste dei disoccupati napoletani, sono stati tratti in arresto per I’ ipotesi aggravata del reato di interruzione di pubblico servizio, oltre che per procurato allarme, in relazione alle procedure di emergenza attivate dalla Guardia Costiera per i casi di uomini in mare in stato di pericolo. Contemporaneamente a cura del Commissariato di Acerra altre persone saranno denunciate alla competente autorità giudiziaria per i reati commessi in quel comprensorio.
Mario De Angelis