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Guerra simulata al Monte Faito: il commento di Maurizio Fraissinet

Ho letto sul numero del 21 luglio 2010 de “Il Gazzettino vesuviano.com” l’articolo “Guerra simulata al Monte Faito, l’uomo gioca e la natura soccombe”, a firma di Ferdinando Fontanella e desidero esprime il mio compiacimento per averlo pubblicato e per la correttezza delle informazioni fornite.

Quello dell’utilizzo delle zone A dei Parchi per attività assolutamente incompatibili con la conservazione della fauna e della flora (fine primario dell’istituzione di un Parco naturale!) è in questo momento un argomento di stretta attualità e bene ha fatto il giornale a occuparsene. La scorsa domenica si è tenuto un festival di musica folk nel cuore della Foresta Umbra, nel Parco nazionale del Gargano, nonostante la contrarietà degli zoologi, tacciati dagli organizzatori come “ignoranti” (mentre chi fa musica folk è sicuramente un grande esperto di gestione della fauna selvatica!) e il risultato è stato l’investimento e l’uccisione di un esemplare maschio di Capriolo italico che fuggiva dal frastuono e dall’affollamento. La domenica precedente ancora si è tenuto nel Parco regionale del Taburno-Camposauro, in provincia di Benevento, un rodeo western in un altopiano carsico, anch’esso zona A del parco. Anche qui le polemiche con gli esperti di gestione naturalistica non sono mancate. Risultato: l’accumulo di carte, lattine e buste di plastica è stato trascinato dalle piogge verso l’inghiottitoio carsico ostruendolo. Non è dato sapere cosa sia successo alla fauna selvatica.

Il ripetersi di questi episodi, le risposte infastidite e arroganti degli organizzatori, la leggerezza con cui gli Enti Parco le autorizzano (spesso va detto non sono nemmeno autorizzate e pertanto del tutto abusive e quindi sanzionabili dal Corpo Forestale dello Stato) dimostrano quanta ignoranza sulle questioni naturalistiche c’è nel nostro paese e quanto ancora ci sia da fare per formare una cultura naturalistica e far crescere quindi una maggiore sensibilità ambientale presso gli italiani.

Certo non aiuta i Parchi a far rispettare la legge il taglio del 50% delle risorse previsto dalla manovra economica  in discussione alla Camera dei Deputati.

Maurizio Fraissinet

Già Presidente del Parco nazionale del Vesuvio,

Commissario del Parco regionale del Matese

e Vicepresidente di Federparchi

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