Guerra simulata al Monte Faito: parlano le associazioni di softair stabiesi

In seguito alla pubblicazione sul nostro sito web www.ilgazzettinovesuviano.com dell’articolo “Guerra simulata al Monte Faito, l’uomo gioca e la natura soccombe”, i membri di due associazioni di softair di Castellammare di Stabia – nelle persone dei soci Lello Mosca, Domenico Fasce ed Antonio Pede – hanno voluto rilasciare un loro commento in merito alla vicenda dichiarando che «nel territorio della Penisola Sorrentina sono presenti solo due Associazioni che praticano seriamente e senza finalità di lucro il softair e pertanto provviste di regolare iscrizione al CONI e relativa assicurazione per i soci».  I quattro soci dichiarano inoltre di aver «partecipato all’organizzazione e alle gare tenutesi nei giorni 3 e 4 luglio nel Parco Regionale dei Monti Lattari nei pressi della località denominata Pian del Pero e di aver comunicato, tramite fax, al Comando Stazione Carabinieri di Vico Equense, lo svolgersi delle attività ludiche per evitare episodi di procurato allarme» e di non aver fatto «alcuna richiesta di autorizzazione al Corpo Forestale dello Stato e all’Ente Parco Regionale dei Monti Lattari» e pertanto sprovvisti, di fatto, delle necessarie autorizzazioni, precisando però che «troppo spesso le norme che regolano la fruizione dell’area naturale del Parco Regionale dei Lattari risultano essere poco chiare e che gli enti preposti alla concessione delle autorizzazioni non sono collaborativi e attenti alle loro esigenze». I soci affermano poi che il loro gruppo sportivo «utilizza solo proiettili di tipo biodegradabili, consapevoli però che al Monte Faito sono presenti numerosi proiettili di comunissima plastica che – ipotizzano – sono stati “esplosi” da ignoti giocatori abusivi non appartenenti alle associazioni. Noi ci impegniamo a denunciare tutti coloro che praticano il gioco del softair in maniera non conforme alle leggi e ai regolamenti vigenti». Per quanto concerne il danno ambientale precisano che «le Associazioni di softair sono da sempre sensibili a queste tematiche e che loro stessi vorrebbero diventare “sentinelle del Parco” svolgendo attività di prevenzione. Inoltre, confermiamo la nostra totale disponibilità a cercare aree più idonee dove poter praticare i giochi di guerra simulata, purché queste siano pubbliche e a fruizione gratuita».

Nel rispetto della pluralità dell’informazione il Gazzettino Vesuviano riporta le dichiarazioni summenzionate, ribadendo però in modo forte e convinto che le attività di gioco svoltesi al Monte Faito sono da considerarsi illegali e dannosissime per l’ambiente e pertanto da vietare assolutamente. Si rinnova quindi l’invito, alle autorità preposte alla salvaguardia e alla tutela dell’ambiente del territorio, di prendere le opportune misure di sorveglianza. Disposti ad accogliere ulteriori repliche e/o dichiarazioni di quanti volessero intervenire e contribuire alla discussione, la redazione anticipa nuovi approfondimenti in merito ai giochi di guerra che potranno essere letti nel portale web www.ilgazzettinovesuviano.com e nei prossimi numeri del settimanale cartaceo.

Ferdinando Fontanella

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