I più elevati pagamenti indebiti di prestazioni sanitarie sono quelli destinati alla riabilitazione: radiodiagnostica, fisiokinesiterapia e analisi sono stati i maggiori “beneficiari” degli sprechi di danaro pubblico. In pratica, l’85% delle strutture sanitarie private è coinvolto nell’inchiesta. Per gli inquirenti si tratta di un “fenomeno diffuso” che ha portato un enorme sperpero di denaro. Le prestazioni effettuate andavano oltre i limiti previsti e oltre le richieste dell’Asl, ovvero gli operatori privati offrivano servizi senza tener conto dei parametri fissati inizialmente. Ciò non significava un migliore servizio, anzi veniva offerta una prestazione peggiore e con la spesa che cresceva. Per i finanzieri, le strutture sanitarie accreditate superavano il tetto massimo di prestazioni erogabili, andando ad esigere il pagamento delle stesse a seguito di decreti ingiuntivi. Una gestione fuori controllo che ha fatto lievitare di almeno 6 milioni di euro il debito, tra spese legali e interessi.
Per quanto riguarda i pagamenti indebiti delle indennità corrisposte al personale infermieristico, l’Asl ha perso oltre 4 milioni di euro, anche se sono già partite le attività di recupero. Nel mirino delle fiamme gialle sono finiti coordinamento, malattie infettive, terapia intensiva e sub intensiva, assistenza domiciliare, rischio radiologico, indennità di turno e compensi per lavoro straordinari. In molti casi non esistevano i presupposti giuridici per richiederle: ad esempio, gli infermieri che ricoprivano solo occasionalmente il turno radiologico, non potevano chiedere il pagamento dell’indennità, così come chi sforava il numero di ore di straordinario, mentre altro caso particolare era quello legato alle malattie infettive per le quali nell’ex Asl Napoli5 non esiste alcun reparto dedicato.
Le indebite erogazioni di denaro e il rimborso di prestazioni sanitarie non previste dalle convenzioni risalgono al periodo compreso tra il 2004 e il 2008, e controlli dei finanzieri saranno estesi anche alle annualità successive.
Dario Sautto