Gragnano: niente cantanti alla festa, prete minacciato dai fedeli

«Niente festeggiamenti civili, si sprecano troppi soldi». La scelta di Don Raimondo Di Rienzo, sacerdote della periferia di Gragnano, è di quelle “controcorrente”, che mettono in primo piano l’ambito spirituale a quello quasi folkloristico e pagano. Ma a qualcuno non è andata giù la scelta, e alcuni pseudo “fedeli” hanno prima minacciato il prete, poi gli hanno addirittura bucato le ruote della macchina. Un vero  e proprio “avviso” prontamente denunciato ieri mattina ai carabinieri. Don Raimondo è il sacerdote della parrocchia di San Bartolomeo Apostolo, nella frazione Sigliano, dove ogni anno si festeggia Sant’Antonio e la Madonna Addolorata, con una processione che avviene la terza domenica del mese di settembre. Ai festeggiamenti religiosi, poi, solitamente sono affiancati manifestazioni civili, quali concerti, bancarelle, fuochi d’artificio. «Quest’anno non si può festeggiare – spiega, però, Don Raimondo – perché la crisi economica costringe troppe famiglie di questa parrocchia sul lastrico e non mi sembra il caso di spendere tanti soldi per cose che non hanno a che fare con la spiritualità. Sinceramente, preferisco dare quei soldi ai poveri, facendo sicuramente più felici i Santi». La decisione del sacerdote, però, ha scatenato non poche polemiche tra i fedeli che hanno letteralmente preso d’assalto la piccola chiesa gragnanese. Un viavai di gente, tanti componenti del comitato dei festeggiamenti, tutti a chiedere a Don Raimondo di “cambiare idea”. Ma il sacerdote si è mostrato irremovibile. Così, qualcuno ha pensato di minacciare il parroco che, nonostante tutto, ha scelto di continuare nella sua personale battaglia. «Lo scorso anno per i festeggiamenti civili sono stati spesi 25mila euro – spiega – e non mi sembra il caso di fare un sperpero di denaro di tale entità. Preferisco non festeggiare». La questione, però, non è finita. Ieri mattina, Don Raimondo ha trovato i quattro pneumatici della sua auto squarciati, altro segno chiaro di minaccia. A questo punto è scattata la denuncia contro ignoti, presentata ai carabinieri della stazione di Gragnano che, agli ordini del maresciallo Sossio Giordano, hanno avviato le indagini, mentre sul posto in cui era parcheggiata la vettura con le gomme squarciate è giunta anche una pattuglia di vigili urbani, agli ordini del comandante Salvatore Postiglione. Per gli inquirenti è facile che le persone che hanno minacciato il parroco possano nascondersi tra i componenti del Comitato dei festeggiamenti e che, probabilmente, non siano assidui frequentatori della chiesa. Di questo ne è convinto anche Don Raimondo, che aggiunge: «Se venissero in chiesa tutte le domeniche, si accorgerebbero che cade a pezzi. Cantanti e bancarelle non hanno nulla a che fare con la spiritualità che contraddistingue la maggior parte dei miei fedeli. Comunque non ho paura e andrò avanti per la mia strada, a settembre si festeggerà solo in chiesa con le funzioni religiose e nelle strade con la processione».

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