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Palazzo Reale di Quisisana, nasce la Scuola Campana per il Restauro

Il decreto del Rettore del Suor Orsola Benincasa, Francesco De Sanctis, che bandisce la procedura di selezione per esami per l’ammissione al primo anno di 29 allievi della Scuola Campana di Alta formazione per il restauro, è del 22 luglio scorso. I termini per presentare le domande scadono il prossimo 30 settembre. La Scuola di restauro si articola in 4 sezioni: 8 posti sono destinati ai Materiali lapidei e derivati; superfici decorate dell’architettura; altri 8 posti ai Manufatti dipinti su supporto ligneo e tessile; manufatti scolpiti in legno; arredi e strutture lignee; Manufatti in materiali sintetici; 5 allievi invece si occuperanno di Materiali e manufatti ceramici, vitrei, organici; materiali e manufatti in metallo e leghe, mentre 8 studenti si dedicheranno a Materiale librario e archivistico; manufatti cartacei e pergamenacei; materiale fotografico, cinematografico e digitale.

Nel decreto, il n. 390 del 22 luglio 2010, il rettore De Sanctis prende atto che in data 25 gennaio 2010, presso la sede della Direzione regionale per i beni culturali e il paesaggio della Campania sita in Napoli-Castel dell’Ovo, è stata siglata la “Convenzione tra Ministero per i beni e le attività culturali, Regione Campania, Provincia di Napoli, Città di Castellammare di Stabia e Università Suor Orsola Benincasa di Napoli per la costituzione di un Gruppo di lavoro tecnico al fine di elaborare un progetto di utilizzo e gestione del Palazzo reale di Quisisana”. In tale Convenzione è stato deciso di comune accordo la nascita della Scuola Campana di Alta formazione in restauro gestita dall’Università Suor Orsola Benincasa di Napoli. A ciò si aggiunge la considerazione che la Regione Campania ha fatto proprio il citato Piano di utilizzo e gestione con D.G.R. n. 216 del 10.03.2010. Inoltre, il Rettore, nel suo decreto, ricorda come il Consiglio comunale di Castellammare di Stabia abbia approvato all’unanimità il giorno 6 febbraio 2010 due delibere relative al Palazzo reale di Quisisana, e precisamente la D.C. n. 31 del 6 febbraio 2010 ad oggetto “Palazzo reale Quisisana – Presa d’atto verbale conclusivo tavolo tecnico, corredato da rilievi planimetrici, Piano di utilizzo e gestione, Convenzione” e la D.C. n. 32 del 6 febbraio 2010 ad oggetto “Palazzo reale di Quisisana – formalizzazione rapporto con Università Suor Orsola Benincasa di Napoli per Scuola quinquennale di Restauro.

L’esito del tavolo tecnico e la relativa convenziono sono stati oggetto di una comunicazione rettorale dell’Università degli Studi Suor Orsola Benincasa al Ministero dell’Università e al Ministero per i beni culturali, protocollata in data 2 luglio 2010. Di qui, la decisone da parte dell’Università degli studi Suor Orsola Benincasa di attivare i corsi di formazione per restauratori di beni culturali, in conformità al nuovo modello formativo disciplinato dalle disposizioni legislative vigenti.

Grande soddisfazione per la nascita della Scuola Campana di alta formazione per la conservazione e restauro dell’Università Suor Orsola Benincasa di Napoli: la esprimono Salvatore Vozza, ex sindaco di Castellammare di Stabia, consigliere comunale, e l’ex assessore ai Beni culturali, Gianpaolo Valitutti, presidente dell’associazione Idea Città. “La pubblicazione del bando di ammissione per i primi 29 allievi al corso quinquennale della Scuola campana di restauro – dichiarano Vozza e Valitutti – conferma la bontà del lavoro che il Comune di Castellammare ha svolto in questi anni affinché si istituisse a Quisisana una struttura di alta formazione nel campo del restauro, scuola di cui la Campania ha estremamente bisogno. La sede di questa scuola è il Palazzo reale di Quisisana, restaurato con fondi CIPE: si tratta di definire al più presto ora le modalità gestionali dell’intero edificio, sulla base della convenzione già firmata tra Università Suor Orsola, Comune, Ministero per i beni e le attività culturali, Regione Campania, Provincia di Napoli, che indica il 31 dicembre prossimo quale termine la costituzione del soggetto gestore del complesso architettonico. Con l’istituzione della Scuola di restauro da parte dell’Università Suor Orsola Benincasa il sogno del Quisisana diventa realtà: si tratta ora di accelerare tutte le procedure per allestire i laboratori, aprire il palazzo di Quisisana all’uso pubblico e lavorare per l’altro grande attrattore previsto nella reggia: il museo archeologico di Stabiae. Il lavoro svolto dalla nostra amministrazione e dai rappresentanti comunali al tavolo tecnico, il dottore Antonio Ferrara e la dottoressa Liliana Di Maio, iniziano a dare i primi, significativi frutti”.

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