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Castellammare, emergenza criminalità, Bobbio: “Nuovo piano operativo contro scippi e rapine”

Ieri pomeriggio, a Palazzo Farnese, presso l’ufficio del sindaco di Castellammare Luigi Bobbio, si è tenuta, una importante riunione alla quale hanno partecipato non solo i referenti territoriali delle forze dell’ordine (il vicequestore Stefania Grasso per la Polizia di Stato, il capitano Giuseppe Mazzullo per i Carabinieri, il capitano Girolamo Franchetti per la Guardia di Finanza e il comandante Antonio Vecchione per la Polizia Municipale) ma anche i rappresentanti della locale Ascom, con il presidente Umberto Coppola e il vicepresidente Antonio Vanacore. Per l’Amministrazione comunale, invece, erano presenti il primo cittadino – che richiesto l’incontro – e l’assessore alla Legalità Luigi Mamone. La riunione è stata incentrata sulle possibilità di rafforzare il dispositivo di controllo del territorio e di individuare tutte le iniziative ulteriori e possibili per incentivare e sostenere l’attività di contrasto alla criminalità, con particolare riguardo alla recrudescenza di alcuni specifici reati, quali rapine e scippi.

«Nel corso dell’incontro – ha detto il sindaco Bobbio – si è preso atto dell’assai significativo e concreto lavoro che, in perfetta sinergia tra loro, stanno svolgendo polizia, carabinieri e guardia di finanza, cui – all’atto del mio insediamento come sindaco – si è finalmente aggiunta l’opera della polizia municipale, fortemente rinnovata e riqualificata, sotto il profilo dell’impegno e della capacità operativa, sotto la guida del comandante Antonio Vecchione». Partendo da questo punto, la riunione ha trovato un ulteriore spunto e un’ampia condivisione in relazione ad alcune necessità sottoposte al tavolo dal sindaco, in relazione all’impegno dell’Amministrazione comunale per incrementare, con immediatezza, i servizi di videosorveglianza del territorio, provvedendo alla copertura telematica delle aree della città allo stato rimaste scoperte, con specifico riguardo e priorità per i punti dai quali e attraverso i quali criminali provenienti dalla zona di Torre Annunziata fanno le loro incursioni sul territorio di Castellammare per poi tornare alla base seguendo lo stesso percorso. Inoltre, Bobbio ha richiesto alla competente autorità ministeriale l’estensione per i prossimi sei mesi, anche al territorio della città di Castellammare, del sistema di pattugliamento misto forze di polizia/reparti delle forze armate. Inoltre, il primo cittadino stabiese, con la fattiva collaborazione dell’Ascom, per quanto riguarda gli imprenditori del terziario e tutti i cittadini di Castellammare, ha chiesto di sensibilizzare i commercianti sul diritto-dovere di denunciare alle forze di polizia con immediatezza tutti i fatti di reato di cui siano vittime, «nella consapevolezza che la percentuale assai ridotta delle denunce rispetto al numero elevato dei fatti di reato che concretamente si verificano può contribuire in maniera negativa alla valutazione e al contrasto del fenomeno criminale che, diversamente, rischia di apparire meno imponente di quello che in realtà è». Un altro punto importante, secondo Bobbio, è la necessità di far nascere subito in città un forte, serio e attivo movimento antiracket e antiusura, tale da sostenere e assistere la volontà di denuncia da parte dei commercianti e dei cittadini in generale. Discussa anche l’opportunità di segnalare alle competenti autorità giudiziarie operanti sul territorio «l’obiettivo di recuperare immediatamente la piena capacità preventiva della risposta repressiva penale sotto l’aspetto sanzionatorio, attraverso un approccio ai fatti di reato da parte dei magistrati giudicanti, per quel che concerne il quantum di pena, molto più rigoroso e meno perdonista di quanto non accada oggi».

«In pieno accordo e piena sintonia con le forze di polizia presenti e i rappresentanti della locale Ascom – ha concluso il sindaco di Castellammare di Stabia – ho deciso di richiedere un urgente incontro al prefetto di Napoli e, se necessario, di richiedere la convocazione di un apposito comitato provinciale sul tema, anche al fine di addivenire alla stipula di un protocollo d’intesa».

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