Tredici associazioni hanno dato vita al “Coordinamento per la cultura di Castellammare di Stabia”, a seguito dell’incontro del 15 luglio 2010 su “Reggia di Quisisana ed ex casa del fascio: quali prospettive per la Scuola di restauro, il Museo di Stabiae e la nuova biblioteca”, svoltosi al Cinema Montil.
Fanno parte del “Coordinamento per la Cultura” l’associazione Idea Città (presidente Gianpaolo Valitutti), il Centro di Cultura e Storia di Gragnano e dei Monti Lattari “Alfonso Maria Di Nola” di Gragnano (presidente Giuseppe Di Massa), l’Archivio Fotografico Parisio di Napoli (coordinatore Stefano Fittipaldi), il gruppo di Libero Ricercatore (referente Ferdinando Fontanella), il Comitato per gli Scavi di Stabia Fondato nel 1950 (presidente Antonio Ferrara), la sezione di Castellammare dell’Archeoclub d’Italia (presidente Adele Tirelli), la Cooperativa teatrale C.A.T. (presidente Sergio Celoro), l’associazione Pronatura Stabia (referente Ernesto Freiles), la sezione stabiese dell’Associazione Nazionale Insegnanti Lingue Straniere (presidente Nellina Basile), il gruppo Certamen Plinianum – Delegazione stabiese dell’Associazione Italiana di Cultura Classica (presidente Maria Carmen Matarazzo), l’associazione Musearte (presidente Concetta Suarato), il gruppo “Achille Basile – Le Ali della Lettura” (presidente Maria Carmen Matarazzo) e l’associazione Arsnea Didattica e Cultura (presidente Olimpia De Simone).
“Abbiamo chiesto di incontrare i rappresentanti delle istituzioni – dicono i firmatari dell’appello – perché siamo certi che con il contributo del mondo delle associazioni e delle tante competenze che, da anni, si dedicano disinteressatamente alla tutela e valorizzazione del patrimonio storico-culturale di Castellammare, si potranno individuare soluzioni rapide e condivise per dotare la città di spazi museali e culturali, indispensabili per lo sviluppo turistico e per la rinascita civile. Siamo fiduciosi in una rapida convocazione da parte degli enti, anche perché il nostro obiettivo è quello di concorrere, per la nostra parte, alla promozione di una importante realtà come quella di Castellammare di Stabia”.
Nell’appello alle istituzioni, il Coordinamento chiede un impegno affinché siano avviate una serie di attività culturali al fine di contribuire ad elevare la qualità della vita nella città di Castellammare di Stabia:
- PALAZZO REALE DI QUISISANA:
- la Scuola di Alta Formazione (SAF) per il restauro dell’Università Suor Orsola Benincasa di Napoli, in collaborazione con l’Istituto superiore per la conservazione e il restauro di Roma, avvalendosi della diretta collaborazione della Direzione regionale del MiBAC per quanto attiene alle attività formative sul campo
- la nuova sede per l’Antiquarium stabiano che diventa il grande Museo archeologico dell’antica Stabiae intitolato a “Libero d’Orsi”, dove saranno esposti e raccolti tutti i reperti e gli affreschi romani;
- una sezione museale navale, imperniata sui materiali del Centro campano di documentazione per le costruzioni navali e su testimonianze di cultura materiale, a partire dalla raccolta avviata in occasione del Bicentenario dei cantieri navali (1783-1983);
- la sede di Castellammare di Stabia dell’Enoteca regionale, centro per la promozione e la valorizzazione dei vini e della gastronomia regionale, che sarà affidato con gara dalla Regione Campania a soggetti privati;
- un centro convegni e congressi, con sala per musica e manifestazioni al coperto;
- l’allestimento di una struttura per spettacoli estivi (Quisisana Festival), rassegne letterarie e manifestazioni culturali in genere;
- spazi per mostre ed esposizioni d’arte temporanee, per portare a Castellammare il meglio della produzione artistica italiana e internazionale;
- il completamento del recupero e del restauro del Giardino storico, da aprire ai cittadini e alle scolaresche, con il riavvio delle attività del vivaio comunale, nonché la protezione e la valorizzazione di tutto l’ecosistema rappresentato dai Boschi di Quisisana.
- EX CASA DEL FASCIO
- Nuova sede della Biblioteca comunale quale centro di attività, promozione e ricerca culturale aperto alla città e, in particolare, ai giovani .