Lo ha detto il sindaco di Castellammare di Stabia, Luigi Bobbio.
“Lo invito a raccontare a nome della sua passata Amministrazione come stanno esattamente le cose, in quanto – stando almeno a quelli che sono gli atti che è dato conoscere – appare ormai delineato, con una sufficiente chiarezza, un quadro torbido di intrecci estremamente allarmante tra esponenti di una certa imprenditoria, di una certa parte politica di Castellammare di Stabia e la criminalità organizzata”, ha aggiunto Bobbio.
“Da quanto pubblicato dagli organi di stampa, che hanno evidentemente avuto accesso agli atti pubblici dell’inchiesta, tali affari illeciti ruotavano tutti attorno alla gestione delle Terme, come confermato dalle pesanti dichiarazioni della vedova Tommasino che ha parlato di uno scenario di relazioni contaminate che va chiarito, anche e soprattutto alla luce di una circostanza che riesce francamente difficile accettare, e cioè che l’allora sindaco Vozza non si interessasse per niente dalla gestione delle Terme. Gestione su cui, come anticipato da indiscrezioni di stampa qualche settimana fa, si stanno concentrando gli sforzi investigativi dei carabinieri, che avrebbero acquisito, presso gli uffici della struttura, copia della documentazione inerente le gare d’appalto che avrebbero dovuto celebrarsi. D’altronde, in relazione a questa vicenda, sarebbero altrettanto preoccupanti entrambe le ipotesi possibili: quella che un simile intreccio si possa essere svolto nella più assoluta inconsapevolezza dell’azionista unico delle Terme (ipotesi francamente inammissibile sul piano della capacità politica e amministrativa) o quella opposta di un controllo della situazione interna alla Terme da parte della passata Amministrazione”. “Di fronte a tutto questo”, ha concluso Bobbio, “invito Vozza a prendere la parola durante il prossimo consiglio comunale per illustrare all’Aula, all’Amministrazione e all’intera città, il suo punto di vista sulla vicenda”.