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Castellammare, Pdl: la precisazione dell’ex candidato Franco Mascolo

Il sottoscritto Franco Mascolo, candidato nelle liste del PdL alle ultime consultazioni elettorali per le comunali, alla luce di quanto sta erroneamente emergendo nello sviluppo del dibattito interno al PdL stabiese,  che da circa quattro mesi vede contrapporsi un nutrito gruppo di ex candidati e dirigenti azzurri con un interlocutore spettrale, inesistente, tiene a precisare che:

1)      In considerazione dell’annunciata assenza del consigliere comunale del PdL Antonio CARRILLO al prossimo consiglio comunale del 05/08/2010, dove si andrà a discutere di un problema molto serio che vede in pericolo la stabilità di 160 famiglie, preoccupato mi sono preso la briga di rintracciare lo stesso, ed una volta contattato mi ha spiegato che non era prevedibile da parte sua conoscere la data di convocazione del consiglio comunale, in quanto il Carrillo dovendo partire per Lourdes nella qualità di appartenente al gruppo masci-scout , per curare l’accompagnamento di persone disabili e bisognose di attenzioni e sostegno, così come nella cultura dell’organizzazione di appartenenza, attraverso un itinerario organizzato tra l’altro dal mese di febbraio di quest’anno, e quindi molto prima che si celebrassero le elezioni comunali,  ha avuto ben cura di comunicare al presidente del consiglio comunale ed al proprio gruppo consiliare, in data 27 luglio, che sarebbe partito per questa nobile missione il 31 Luglio e ritornato entro il 20 di Agosto. Pertanto tutto ciò avveniva abbondantemente prima che fosse notificata la convocazione dell’assise comunale. Inoltre rimane doveroso chiarire che a tutt,oggi né il partito del pdl né il gruppo consiliare, né la commissione bilancio, hanno avuto modo di trattare le tematiche di cui all’odg del consiglio comunale che si terrà il 5 di agosto p.v.. Di conseguenza è fatta salva la buona fede del consigliere Carrillo, atteso che non poteva conoscere l’ordinatoria dei lavori in quanto competenza esclusiva dell’ufficio di presidenza del consiglio comunale stesso.

2)      Che in merito ad una eventuale risposta che il gruppo consiliare avrebbe in animo di dover redigere e rendere in virtù di quanto pubblicato nei giorni scorsi sulla stampa in relazione alla persistente assenza del PdL sul territorio, sostituendosi di fatto al partito, l’atteggiamento del gruppo consiliare potrebbe ingenerare nell’elettorato PdL e tra i cittadini tutti, oltre che tra le forze politiche, una grande confusione di ruoli, per di più accreditando le tesi che il gruppo politico, quello di riferimento definito indebitamente degli scontenti, sta fortemente sostenendo da tempo nell’interesse dei cittadini elettori, della città e della coalizione relativamente alla cabina di regia, che nel frattempo  sta assumendo sempre di più le connotazioni di un’armata sgangherata  avviatasi a perdere pezzi nel percorso(vedesi MDA).

3)      Che il gruppo del quale mi onoro di far parte non reclama in alcun modo di essere accontentato, se trattasi di “nomine” e/o gestioni di bottega, ma rivendica il ruolo politico di uomini e donne che hanno messo la propria faccia nella consultazione amministrativa, che hanno dato vita ad un programma ed ad un progetto politico nel quale credevano e credono ancora, leggi la valorizzazione delle professionalità stabiesi, un piano industriale credibile per il rilancio delle terme di stabia attraverso un risanamento dell’esistente e dell’elaborazione di una offerta diversificata dei servizi, evitando di svendere un eccezionale patrimonio così come sta emergendo, attraverso le indagini delle forze dell’ordine, era nelle intenzioni dei loschi disegni di un recente passato, di attenzionare la tematica di Fincantieri con il sostegno alle attività esistenti e l’eventuale studio di una riconversione che salvaguardi gli attuali livelli occupazionali, ed insieme a queste tematiche avviare un processo di  raccordo con la città per recuperare quel rapporto tra cittadini ed istituzioni che da tempo risulta ormai compromesso nella nostra martoriata città. Se chi rivendica il riconoscimento di un ruolo politico è definito “scontento”, frustrato sarebbe il sinonimo appropriato, posso affermare con certezza che sicuramente non lo siamo, anzi ci attiveremo con tutte le nostre forze per tentare di scoprire dove si annidano i “contenti”, se proprio ne dovessero esistere, noi non abbiamo cognizione se per esser contenti basti piazzare propri uomini travestendoli da volontari al fianco degli assessori, se dovesse essere così siamo già alla frutta.

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