Dimensione Civica: “La Gori aggredisce gli utenti con una cauzione ingiustificata”

Ancora una voce incomprensibile negli addebiti nelle fatture dei consumi idrici Gori “Acan” (rimborso anticipo) “Adan” (addebito anticipo). I cittadini ancora una volta vengono vessati dalla Gori con delle sigle che non spiegano niente, ma semplicemente addebitano somme aggiuntive nelle fatture, che in moti casi superano il costo del consumo stesso. Da qui, per capirci qualcosa, è partita la protesta dei cittadini che si sono rivolti all’associazione di tutela del cittadino “Dimensione Civica”. «In un momento di crisi finanziaria – afferma Terenzio Morgone, responsabile dell’associazione per l’area stabiese – dove si fa fatica a raggiungere la terza settimana del mese, la Gori mette le mani nelle tasche degli utenti, aggredendoli con una richiesta di deposito contrattuale (cauzione) come se gli utenti non avessero già in essere un contratto di somministrazione acquisito dalla Gori al momento della rilevazione del passaggio di gestione idrica dai Comuni. Ormai – aggiunge Morgone – la gestione privata del servizio idrico sta giungendo al capolinea. La gestione finanziaria, a quanto si dice, è fallimentare. I costi sono lievitati e la politica non è esente da colpe, visto il suo totale silenzio in questi anni di gestione privata. Stiamo valutando con i nostri legali il ricorrere alla magistratura per questa richiesta che riteniamo ingiusta e illegale. Se il responso ci dà ragione, inviteremo gli utenti a pagare solo il consumo reale. La Gori sta agendo come se fosse investita da una sorta di impunità costituzionale. Nelle fatture – conclude il responsabile dell’area stabiese di Dimensione Civica – si rilevano tantissime incomprensioni che faremo valutare ai giudici alla ripresa dell’attività giuridica».

Giovanna Sorrentino

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