Lo show personale di Raffaele è iniziato col brano “A vucchella”. Dopodiché è proseguito con un apprezzatissimo ‘living’ intrapreso con “Guapparia”, un pezzo fuori programma ‘arrangiato’ per l’occasione dal maestro Domenico Brusiello e con la partecipazione dell’orchestra affiancata da un valido gruppo di mandolinisti. Lo straordinario spettacolo lievitava, poi, con l’originalissima interpretazione dall’esito – oseremmo dire – magico, quasi sussurrata, di “Core ‘Ngrato”, accompagnata da solo pianoforte e da cinque orchestrali tutti italiani! A chiudere la splendida performance il ‘classico’ che potremmo considerare il suo cavallo di battaglia: Torna a Surriento!
Vari “BIS” hanno però prolungato la gradita presenza sul palco di Raffaele Sepe, che prima di abbandonare la scena, a richiesta pressoché unanime degli spettatori, ha ostentato la sua bravura nell’intramontabile “Tu can un chiagne”. Ed è stata la definitiva standing ovation! … in grado di procurare la pelle d’oca anche nel più ‘distaccato’ degli intervenuti!
“Anche se da qualche tempo il mio rapporto col pubblico sta diventando alquanto ‘confidenziale’ – afferma Sepe – trovo difficoltà, quasi imbarazzo a descrivere l’emozione che si prova quando vengo avvicinato per strada da persone che si fermano a parlare con me del mio modo di cantare, di esibirmi, del piacere che provano nell’ascoltarmi. Sentirsi dire: ‘Sei grande di nome e di fatto!’ mi inorgoglisce e mi ripaga del tanto lavoro, del tanto studio che bisogna fare per giungere a certi risultati. E si, perché dietro a questa splendida facciata ci sono anni di sacrifici necessari per migliorarsi sempre, per correggere qualche piccola imperfezione, per dare sempre il meglio di me!”.
Quindi Riva del Garda si è dimostrata un’apoteosi per l’artista nolano. Non solo per l’apprezzamento del numerosissimo pubblico presente, ma anche per gli ammiccamenti della critica specializzata (organizzatori, impresari, discografici … insomma, gli addetti ai lavori) che stanno portando un’allettante ‘offensiva’ per assicurarsi le sue ‘prestazioni’ musicali in ogni parte del mondo. E si, perché la bravura di Raffaele Sepe ha già varcato ripetutamente i confini nazionali. Tanto per citare alcuni suoi prossimi impegni, il nolano, il prossimo 4 agosto sarà di scena nel leggendario teatro ‘Latvian National Opera’ di Riga, in Lettonia per l’interpretazione del personaggio del “Don Josè” della ‘Carmen’. Partner femminile l’artista canadese Nora Souruzian che ha già recitato con Raffaele nella rappresentazione della stessa opera a Bologna. Dopo la convincente esibizione in terra felsinea, il regista Andrejs Zagaras, d’accordo col direttore dell’imponente teatro lettone – capienza 1500 posti! – Martins Ozolins, ha attivato tutte le procedure necessarie affinché l’opera ed i suoi personaggi principali approdassero sulla storica scena Lettone. Tra le presenze eccellenti della nazione ex sovietica, spiccano i nomi della mezzosoprano Elina Garanca, un’artista di fama mondiale.
La ‘Carmen’ sarà replicata anche il 26 settembre e l’11 novembre. Quest’ultima data farà da cuscinetto al debutto di Raffaele Sepe nel suo primo “Werther”. Infatti, la trasposizione lirica della famosissima opera letteraria di Wolfgang Goethe, ‘I dolori del giovane Werther’, tracciata con musiche del maestro Massenet, andrà in scena il 6 ed il 12 novembre prossimi. A questo punto ogni commento appare superfluo!
Mauro Romano