Il Gazzettino vesuviano | IGV

O(n)de blu.

Nobili origini (dovute alla frantumazione del lapislazzulo) per una cromia intensa, avvolgente, dichiaratamente pittorica. La preferita da Salvator Dalì per colorare fondali e bottiglie; “atmosferica” nei cosmici sfondi dei paesaggi di Van Gogh; fondamentale nell’asse storico Cezannè-Picasso-Mirò. Portata alla gloria del secolo da Yves Klein (addirittura un brevetto per il IKB nel ’60), facendovi coincidere pittura e pigmento: la tinta dell’universo; ma anche tinta  del(l’oltre)mare; unione dunque di cielo e terra.

Nel ’60 il blu raggiunge il mondo delle uniformi, dominato dai vari kaki, grigi e verdi e quello codificato della tuta blu della cultura industriale. 

Lucido. Elettrico.Veste nuova, d’impatto quella per la sua prima apparizione  in passerella firmata  YSL tra i ’70, colorandone con una “punta” le giacche della collezione. 

Nel decennio dei night e delle esagerazioni ,eccolo invece “vestirsi di cobalto” e scelto da donne in carriera; vistoso e aggressivo con Tierry Mugler; elaborato con preziosi drappi  e scelto per le tuniche dagli ampi colli da Valentino.

Approdo, in quegli anni, anche nel tessuto d’arredo, ricordando broccati e scamosciati in sedute coordinate  e penisole nelle case di allora.

Oggi abbandona sperimentazioni per nottate in satin, accendendo d'”inchiostro” un classico tubino ,( compreso di guanti , cintura e piume grigio perla come  allora), nella collezione YSL. Svolazza tra i volants di Williamson; tinge l’apparizione sexy di Versace fluttuando deciso nella scollatura  ad incrocio. Mostra note revival nell’abito dalle ampie maniche a sbuffo, corto e abbottonato come un cappottino da Krizia.  Persino Burberry, fedele ai colori delle terre britanniche si lascia sedurre per i suoi trench.

Gradazione elettrica invece per l’accoppiata camicia&pantalone in seta lucente di Ungaro. Accesa la nuance scelta per la tutina in seta con bjoux e accessori coordinati da Blugirl.

 Versione rigorosa da adottare: il total look, anche in vista della stagione fredda: accendendo un cappotto d’ispirazione trench o un modello svasato very sixties, aggiungendovi tocchi “noir”; oppure scegliendo una semplice blusa  illuminando così un completo dalla palette soft. Per la sera provare l’abbinamento con le tonalità preziose dell’oro e argento, scagliando flash inediti e “divini” o magari se ve la sentite osate con un rosa-corallo abbinandolo ad una nuance cerulea.

Blu come il colore dell’anima, del cielo, del mare….Il blu nell’arte dei più grandi artisti e.. nella moda di sicuro del grande innovatore YSL…Il blu semplicemente di una notte stellata.

M.Chiara D’Apolito   

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