Abusi edilizi nella villa di De Filippo: sequestrato il cantiere sull’isolotto di Isca

Gli agenti del Commissariato di polizia di Sorrento, congiuntamente a personale della Guardia Costiera di Castellammare di Stabia, in servizio presso gli uffici dipendenti di Massa Lubrense-Sorrento, con l’ausilio delle unità navali, hanno proceduto al controllo dell’isolotto di Isca, situato tra la baia di Nerano e gli scogli dei Galli, di proprietà della famiglia De Filippo. Il controllo è scaturito dall’intensa attività edilizia presente in quel luogo, inserito nell’ambito dell’area protetta di Punta Campanella dove, da circa un anno, sono in corso dei lavori edili di ristrutturazione di una villa. Il sopralluogo, effettuato da personale degli Uffici indicati, con l’ausilio di personale tecnico del Comune di Massa Lubrense e di personale della Polizia Scientifica, si è sviluppato su di una superficie di oltre 20 mila metri quadrati e, in particolar modo, sulle strutture già edificate, ove sono in corso lavori di totale ristrutturazione. Durante il controllo di Polizia Giudiziaria, sono emerse difformità rispetto a quanto previsto dalla documentazione grafica in possesso del Comune, e già autorizzate dalla Soprintendenza ai Beni Architettonici ed Ambientali, visto l’altissimo valore ambientale e paesaggistico del sito oggetto delle opere. In particolare è stato riscontrato il totale rifacimento, non autorizzato, dei solai di copertura, per una superficie di oltre 200 metri quadrati, che ha consentito di sottoporre a sequestro edilizio il cantiere nella parte interessata dall’abuso. Inoltre, sono stati effettuati rilievi fotografici, sottoposti alla valutazione dell’Autorità Giudiziaria oplontina, in relazione alla concessione legittima di autorizzazione. A seguito dei dovuti accertamenti si potrà stabilire se, le violazioni amministrative riscontrate possano, invece, ritenersi quali violazioni penali. Sono stati rinvenuti degli ammassi di materiale da scavo, apparentemente, al momento del sopralluogo, non trattati in modo idoneo ai fini dello smaltimento. Detto materiale, infatti, in parte è stato utilizzato per creare dei livellamenti del terreno ed una nuova pedana d’accesso allo scoglio che, non si esclude, possa essere stata realizzata per una superficie maggiore di quella richiesta ed autorizzata dagli Enti preposti. Al termine delle attività di rito, sono stati deferiti alla Autorità Giudiziaria di Torre Annunziata per le violazioni urbanistiche ed ambientali rilevate, il proprietario degli immobili in ristrutturazione, in qualità di committente delle opere, il direttore dei lavori, noto professionista della Penisola Sorrentina, nonché il titolare della ditta appaltatrice con sede legale in Sant’Agata, frazione del Comune di Massa Lubrense. La villa e le sue pertinenze, oggetto del sopralluogo e del sequestro, è stata affidata in giudiziale custodia proprio al custode che vive sull’isolotto, dove è presente un manufatto, anch’esso oggetto di totale ristrutturazione, adibito come sua abitazione. Sono in corso ulteriori indagini al fine di verificare la legittimità degli aspetti dubbi rilevati in corso di sopralluogo.

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