Portici: per attestare l’appartenenza ad un noto clan, 14enne si era fatto tatuare il proprio cognome su di un braccio ed una pistola sull’addome

Probabilmente avevano in animo di commettere un’azione delittuosa, impedita grazie all’intervento degli agenti del Commissariato di Portici-Ercolano. Gli agenti di servizio di volante, infatti, nella notte, hanno notato due motocicli mentre effettuavano delle scorribande in Corso Garibaldi, angolo Via Diaz. I due motocicli, uno al bordo del quale vi erano 3 giovani, alla vista della Polizia, hanno tentato di dileguarsi.  Gli agenti sono riusciti a bloccare il motociclo con  a bordo i 3 occupanti, tutti residenti a Ponticelli. Uno dei fermati, il più giovane, V.A. di 14 anni, ha vanamente tentato di disfarsi di una pistola, del tipo semiautomatico, completa di caricatore e priva di tappo rosso, motivo per il quale è stato denunciato, in stato di libertà, per il reato di ricettazione. Il 14enne, inoltre, aveva inciso sull’avambraccio, un vistoso tatuaggio che ritraeva lo stemma dell’organizzazione criminale a cui appartiene, essendo il nipote di un ergastolano, capo del clan, nonché una pistola a tamburo sull’addome. Sotto il sellino dello scooter Honda Sh 150, i poliziotti hanno rinvenuto e sequestrato un tagliacarte appuntito. G. L., di 24 anni, è stato munito di F.V.O. dal Comune di Portici. I tre giovani, V.A. di 14 anni, G.T. di 17 anni e G.L. di 24 anni, sono stati denunciati dalla Polizia, in stato di libertà per il possesso del tagliacarte. Il motociclo sul quale viaggiavano è stato sequestrato, in quanto privo di copertura assicurativa.

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