Umidità, termiti, acqua ed agenti atmosferici vari stanno rendendo il Santuario di Pontecitra un cumulo di rovine e calcinacci. Si tratta di un complesso monumentale religioso risalente al 1300 che in passato richiamava pellegrini da gran parte dell’area vesuviana. Con il passare degli anni, però, il flusso di fedeli che si recavano a pregare la Vergine di Pontecitra è andato scemando, fino a lasciare il Santuario nel più completo abbandono. Ad oggi le uniche custodi dell’edificio sacro sono le Suore domenicane dalle quali è partito un accorato appello a tutta la cittadinanza affinché si prenda coscienza della triste situazione di degrado nella quale versa il Santuario il quale, peraltro, conserva all’interno vere e proprie opere d’arte ed architettura che l’incuranza di alcuni sta riducendo in polvere. Le mancate opere di restauro, necessarie per edifici di così lunga data, hanno provocato (e continuano a farlo!) danni, a volte irreversibili, ad affreschi, dipinti e struttura dell’edificio. L’incombente umidità ha causato vistose crepe nelle pareti della Chiesa sfigurando gli intonaci medioevali. Stessa sorte è toccata a due splendidi dipinti del D’Oderisio – allievo napoletano di Giotto – l’uno raffigurante una Madonna con il Bambino, l’altro una Crocefissione che rischiano la completa cancellazione dall’intonaco, nonostante le opere di restauro che hanno subìto anni addietro. Insomma, la situazione nella quale versa questo storico edificio è a dir poco tragica. Cominciano, dunque, solo ora, a farsi sentire le voci di cittadini e storici che tengono a cuore le sorti del Santuario i quali chiedono all’Amministrazione immediati interventi di recupero e restauro per questo sito, interventi non impossibili, finanziariamente parlando, grazie ai fondi versati dall’Unione Europea alla città di Marigliano nell’ambito del progetto Jessica: diversi milioni di Euro atti alla riqualificazione del territorio ed al recupero dei siti archeologici.
Giuseppe Annunziata