Tre avvisi di garanzia e due ipotesi di reato. E’ il risultato dell’inchiesta sul deragliamento dell’Etr della Circumvesuviana costato la vita a due persone. Gli indagati sono l’amministratore unico dell’azienda, Bruno Spagnuolo, il direttore operativo e di esercizio, Arturo Borrelli, e il medico del Loreto Mare, lo stesso che ha curato la cartella clinica di Carlo Cautiero, il passeggero deceduto quattro giorni dopo l’incidente probabilmente per un arresto cardiocircolatorio, sulla cui salma verrà effettuata nei prossimi giorni l’autopsia. Per i due dirigenti della Circumvesuviana l’ipotesi di reato è di disastro ferroviario e omicidio colposo, mentre nei confronti del medico l’accusa è solo di omicidio colposo. Le indagini condotte in questi giorni dalla polizia sembrano portare ad ulteriori sviluppi nella ricostruzione della dinamica dell’incidente. Fino a ieri si parlava ancora dell’eccessiva velocità del mezzo come causa del disastro, ma proprio il lavoro delle forze dell’ordine ha convinto il procuratore aggiunto Rosario Cantelmo ed il sostituto Francesco De Falco a percorrere altre piste. Il sospetto degli inquirenti va sulla tenuta della rete di ferro della tratta. Potrebbero esserci state omissioni nella manutenzione, da qui la decisione di iscrivere nel registro degli indagati Borrelli e Spagnuolo.
Antonio Averaimo