Ignorando sistematicamente il tassativo divieto di balneazione esteso nel tratto litorale vesuviano compreso tra Portici ed Ercolano gli utenti, con particolare riferimento agli anziani e ai minori, starebbero prendendo d’assalto la Guardia Medica accusando dolori addominali associati a violente coliche intestinali. La presenza nell’acqua di mare di sostanze tossiche ampiamente documentata dalle autorità competenti che hanno emesso il divieto di “avvicinamento all’acqua” (il cartello informativo recita testualmente così) potrebbe essere la causa di un malessere che i medici invitano a non sottovalutare. Purtroppo, soprattutto ad Ercolano, alcune patologie virali, come l’epatite , sono endemiche: comprensibile quindi lo sdegno dei camici bianchi e dei residenti “scrupolosi” per l’evidente lassismo con il quale le Istituzioni hanno monitorato quello che una volta era considerato uno dei luoghi più ambiti per la villeggiatura nel palinsesto turistico campano. “Si era parlato – commentano i cittadini – di istituire unità speciali dei vigili urbani ad Ercolano che a bordo di gommoni adeguatamente equipaggiati sorvegliassero il rispetto del divieto imposto dalla Capitaneria di Porto coordinandosi con i colleghi a terra. A tale scopo l’attuale comandante della Polizia Locale Francesco Zenti aveva promosso un corso per l’acquisizione da parte dei caschi bianchi della patente nautica. Il corso si è fatto, la patente è arrivata ma non i controlli : come sempre questo comune si rivela al “di fuori del comune”. Evidentemente i signori politici, la maggior parte in ferie dall’inizio di agosto e vergognosamente assente alla celebrazione storica del 15 agosto in onore della Madonna di Pugliano, hanno ben altro a cui pensare che preoccuparsi della salute e dell’incolumità dei propri cittadini”. Le polemiche si riaccendono: gli ercolanesi esasperati dall’atteggiamento lassista degli amministratori locali chiedono giustizia e soprattutto “rispetto”. Dove sono oggi “le comparse della politica” che riempivano in periodo elettorale la centralissima Piazza Trieste promettendo grandi iniziative filantropiche e massima attenzione per le questioni di vitale importanza per la comunità degli scavi? Come mai non si provvede ad istallare depuratori che consentano alle popolazioni di Portici ed Ercolano di godere del mare in sicurezza? A questi ed altri interrogativi dovrà rispondere il sindaco Vincenzo Strazzullo a settembre in aula consiliare: non è più tempo di indugiare per il valido camice bianco ercolanese occorre invece attivare precise strategie d’intervento in tempi utili e soprattutto mirando al raggiungimento dei massimi obiettivi possibili sul fronte della sanità pubblica e della sicurezza. Intanto qualcuno parla di presenze record negli scavi di visitatori e la struttura archeologica non smentisce: ci chiediamo da dove “passino” questi turisti visto che il paese è praticamente deserto da oltre un mese….
Alfonso Maria Liguori