Il recente disastro delle Eolie, senza danni per fortuna alle persone, ripropone nella sua drammaticità come posti così fortemente attrattivi sotto il profilo turistico vengano poi abbandonati all’incuria alla inosservanza delle regole ed ancor peggio mancano di programmazione urbanistica e quindi portuale,- è quanto dichiarato da Lino Ferrara presidente dell’Unione Nazionale Armatori da Diporto a poche ore dalla tragedia delle Eolie puntando il dito in particolare contro la carente portualità.
‘Cinque isole fortemente attrattive sotto il profilo turistico con baie incantevoli frequentate da centinaia di diportisti di varia stazza e solo due porticcioli turistici precari per giunta uno a Pignataro proprio sull’isola maggiormente interessata dal sisma, Lipari e l’altro a Salina, ma entrambi non riescono a contenere la richiesta di ormeggio da parte di tutti gli affezionati frequentatori mettendo a rischio l’incolumità delle persone nonostante l’ottimo lavoro di pattugliamento delle coste da parte delle Capitanerie di Porto al Comando del Contrammiraglio Domenico De Michelis comandante del dipartimento marittimo della Sicilia orientale.
Ed ora che è scoppiata l’emergenza con le due scosse di terremoto magnitudo 4.5 e 2.3 dei giorni scorsi si ripropone in tutta la sua drammaticità la carenza di portualità lì maggiormente sentita.
‘Ho in queste ore raggiunto di persona la zona per rendermi conto della situazione e sono sempre più convinto che non basta la messa in sicurezza di costoni di roccia tufacea come rilevato dalla Protezione civile retta dal sottosegretario Bertolaso, ma anche un adeguamento della rete portuale che dovrebbe assolvere ad esigenze di sicurezza oltre che di attrattiva turistica come da anni viene fortemente richiesto dall’Unione Nazionale Armatori da Diporto che mi onoro di presiedere ma che non trova risposta’.