Questione termale: direttore generale “assediato” nel suo ufficio, l’opposizione occupa l’aula consiliare

Questione stipendi alle Terme di Stabia: questa mattina, dopo un’assemblea indetta dai sindacati, un nutrito gruppo di lavoratori che chiedevano le retribuzioni arretrate, hanno occupato l’ufficio del direttore generale Mario Marasca. Il direttore è stato costretto a lasciare il complesso termale scortato dagli agenti di polizia del commissariato di Castellammare.

Da qualche ora, inoltre, la sala consiliare di Palazzo Farnese è stata occupata da sei consiglieri comunali che chiedono lo sblocco dei fondi necessari a pagare i tre stipendi arretrati ai lavoratori. Ad occupare l’aula sono stati sei consiglieri di opposizione: Antonio Sicignano del CdL, Francesco Iovino e Antonio Pannullo del Pd, Francesco Saverio Esposito e Alessandro Zingone di Sinistra Ecologia e Libertà e Maurizio Apuzzo di Idv.

Ore concitare, quindi, per la vertenza termale, dopo che nelle scorse ore il manager dell’Asl Na3 Sud Vittorio Russo aveva comunicato l’estraneità dell’azienda sanitaria nella questione stipendi, rassicurando comunque il rispetto degli impegni nei confronti delle Terme di Stabia.

“Sono ben consapevole della delicatezza della questione e del momento per quel che riguarda i dipendenti delle Terme di Castellammare di Stabia ed è proprio in virtù di questa consapevolezza che invito tutti i dipendenti alla massima calma nel rispetto, ovviamente, dei loro diritti e delle loro legittime aspettative”.

Lo ha detto il sindaco di Castellammare di Stabia, Luigi Bobbio.

“L’Amministrazione comunale da me guidata sta impegnandosi per assicurare, con la tempestività consentita dal rigoroso rispetto delle procedure e delle regole, la soluzione ai loro gravi problemi, legati alla corresponsione degli stipendi e delle indennità”, ha aggiunto Bobbio.

“I rapporti tra questa Amministrazione e il subcommissario straordinario alla sanità campana, dott. Giuseppe Zuccatelli, e il manager dell’Asl Na3 Sud, prof. Vittorio Russo, sono quotidiani e riguardano sia il problema della corresponsione, da parte dell’Asl, delle somme dovute per prestazioni del termalismo ordinario, sia la definitiva soluzione della questione legata ai contratti Fkt. In entrambi i versanti”, ha continuato il primo cittadino, “le prospettive di una soluzione favorevole alle Terme e, quindi, ai dipendenti sono più che concrete e più che favorevoli. Comprendo l’ansia dei dipendenti e il loro risentimento nei confronti di un vecchio stile di gestione della società che, durando da troppi anni, ha, di fatto, creato le condizioni dell’attuale gravissimo stato di disagio gestionale”.

“Solo da questo stato di disagio nascono i loro problemi, dei quali l’Amministrazione comunale da me guidata si sta facendo carico, non certo per coprire o perpetuare i pessimi modelli di gestione altrui, ma per un forte senso di responsabilità nei confronti dei concittadini dipendenti della società Terme di Stabia”, ha puntualizzato Bobbio, che ha proseguito: “È assolutamente corretta la posizione del prof. Russo circa il fatto che il pagamento degli stipendi dei dipendenti delle Terme non sia un problema direttamente riconducibile all’Asl Na3 Sud. Quello che l’Amministrazione chiede alla stessa Azienda sanitaria locale è solo di far fronte agli impegni contrattuali assunti con la società Terme di Stabia, al fine di consentire a quest’ultima di costituire la provvista economica necessaria, in un contesto manageriale disastrato e assolutamente da cambiare, di pagare le spettanze dei dipendenti delle Terme. A loro ribadisco il mio appello a mantenere la calma in queste ultime ore necessarie a risolvere la situazione e chiedo di prestare la massima attenzione nel non farsi strumentalizzare da personaggi che, nel nome di vecchi rituali e perseguendo, come sempre, interessi prettamente personali, ancora oggi, cinicamente, cavalcano il disagio esistenziale dei dipendenti”.

“Costoro non sono dipendenti delle Terme, ovviamente, e non si fanno scrupoli di strumentalizzare la situazione pur di garantirsi qualche risultato personale, o una povera visibilità”, ha concluso il sindaco di Castellammare. “Non sarà da questi inaccettabili comportamenti che nascerà la soluzione al problema, soluzione che può giungere e giungerà solo grazie al fattivo interessamento di un’Amministrazione comunale finalmente responsabile e rispettosa dei percorsi istituzionali”.

Come annunciato nei giorni scorsi il consigliere comunale di opposizione, Antonio Sicignano, leader del Cdl stabiese,  unitamente ad altri colleghi consiglieri la sala consiliare.

“Ciò – ha spiegato Sicignano – in segno di solidarietà vero i dipendenti delle Terme di Stabia ancora oggi, senza stipendio a causa di inaccettabili comportamenti dell’Asl Na 3 Sud.

Chiediamo, inoltre, – aggiunge Sicignano – che sia convocato subito un consiglio comunale straordinario per fare chiarezza su una vicenda che, secondo quanto segnalatomi dai dipendenti delle Terme e dalla dirigenza del medesimo complesso termale, si rivelerebbe davvero drammatica e, a tratti, “persecutoria” nei confronti delle Terme e di tutta la città di Castellammare”.

“Al di là della singola vicenda delle mensilità non erogate – che comunque,  al di là degli annunci, ancora oggi non è stata risolta concretamente – è doveroso che la politica stabiese faccia sentire la sua voce con un consiglio comunale straordinario, per comprendere le motivazioni di alcuni comportamenti posti in essere dall’Asl nei confronti delle Terme di Stabia.”

“E’ ora che l’Asl comprenda – conclude – che la città di Castellammare non è la Repubblica delle Banane, dove si ci sveglia la mattina e si mettono in discussione contratti, che poi non fanno altro che determinare la situazione odierna e la mancata erogazione degli stipendi ai lavoratori.Con ciò ringrazio tutti i colleghi consiglieri che, al di là delle ideologie politiche, hanno mostrato grande attenzione verso la città, condividendo la mia iniziativa”.

FF

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