Trecase e il suo “pateracchio” politico. Pd e Pdl non intervengono

Le ferie sono terminate, il “pateracchio” dovrà essere ufficializzato. Come si ricorderà il sindaco di Trecase Gennaro Cirillo, la cui amministrazione di sinistra scricchiolava da circa otto mesi, aveva dato le dimissioni per intavolare una nuova maggioranza. Maggioranza che prevedeva l’ingresso in Giunta anche del centrodestra.

Le trattative avviate avevano raggiunto l’intesa, non senza difficoltà, provocando comunque all’interno del Pf un malumore che aveva portato ben quattro consiglieri comunali, Margherita Tordino, Gennaro Adamo, Vincenzo Perna e Domenico Roviello a votare contro il bilancio.

Come dicevamo finite le ferie, si attende la convocazione del consiglio comunale e l’ufficializzazione del “pasticciaccio”.

Questi intanto i nomi dei sei assessori (mentre Cirillo continua a rinnegare l’intenzione., prima della “larga intesa”, di ridurre a quattro i membri dell’esecutivo): Vincenzo Cirillo per il Popolo della Libertà; Ciro Grieco e Vincenzo Erbetta per l’Udc; riconfermati a sinistra Umberto Celentano e Tommaso Solimeno per il Partito Democratico e Giovanni Tarantino per i Verdi. Perdita “indolore” quella di Raffaele Vitiello del Pd.

Che cosa si prefigge questa nuova amministrazione? Che cosa riserva alla cittadina vesuviana questa seconda parte di legislatura, dopo i primi due anni di immobilismo?

Quello che però desta meraviglia in questa situazione è il non intervento politico delle segreterie provinciali del PdL e del Pd. Hanno avallato questo “pateracchio” aspettandosi cosa di buono?

Cosa ha fatto o farà il Pd provinciale per non perdere i quattro consiglieri che si sono opposti a questa assurda realtà? E intanto è previsto per i prossimi giorni un manifesto dei dissidenti per chiarire ai cittadini trecasesi la loro posizione e il perché della loro azione.

Giuseppina Cirillo

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