Arrestato dalla polizia un 18enne componente del “branco” che nella notte ha rapinato un giovane mentre era in compagnia della fidanzata a Posillipo

È stato tempestivamente individuato e rintracciato, dagli agenti dell’Ufficio Prevenzione Generale della Questura, il giovane, facente parte di un “branco” composto da 6 rapinatori che, nella notte, alle Rampe Sant’Antonio a Posillipo, arma in pugno, ha sottratto effetti personali e l’autovettura Fiat 500, a bordo della quale vi era una coppia di fidanzati. Nella circostanza, uno dei complici, ha ferito alla mano sinistra, con un coltello, una delle due vittime, P.B. di 21 anni. L’immediato allarme scattato alla sala operativa della Questura, ha consentito ai poliziotti dell’U.P.G. di attivarsi subito nelle indagini, per identificare i responsabili. La vittima, soccorsa presso l’ospedale Fatebenefratelli, ha riportato lesioni ad una mano, per una ferita da taglio, giudicate guaribili in 7 giorni. La coppia, infatti, si era fermata in uno dei posti più suggestivi ed incantevoli di Napoli, le rampe Sant’Antonio a Posillipo, quando ha notato sopraggiungere 3 ciclomotori, a bordo dei quali viaggiavano 6 giovani che, discesi dai loro mezzi, hanno accerchiato la loro auto. Due dei rapinatori, armati rispettivamente di coltello e di una pistola di piccole dimensioni, si sono diretti al lato guida ove era seduto P.B. intimandogli di scendere dall’auto. Il giovane armato, inoltre, stringeva nella mano destra una grossa pietra, tenendo  sotto mira il malcapitato. La vittima consegnava ai giovani il suo orologio in oro, di marca Orient, oltre alla borsa con gli effetti personali della fidanzata. Il rapinatore armato di pistola e pietra, poi identificato per l’arrestato, chiedeva al gruppo se doveva sparargli ma, in quello stesso frangente, il complice che impugnava il coltello, lo feriva alla mano. A tal punto, l’arrestato, si è messo alla guida dell’auto e con i complici si è dileguato. La vittima, all’arrivo dei poliziotti, ha fornito una descrizione dettagliata dei rapinatori, circostanza che ha condotto i poliziotti ad effettuare uno screening più ristretto tra i giovani dediti a tale tipologia di reato. I poliziotti, prima del sorgere delle prime luci dell’alba, hanno rintracciato presso la propria abitazione, nel quartiere Fuorigrotta, Maurizio Castelluccio, di 18 anni, riconosciuto senza ombra di dubbio dalle vittime, arrestandolo. Il giovane dovrà rispondere dei reati, in concorso, di rapina aggravata, lesioni personali dolose aggravate e porto abusivo di arma comune da sparo. Il 18enne è stato condotto al carcere di Poggioreale. Sono in corso ulteriori accertamenti per identificare i complici di Castelluccio.

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