Probabilmente, la malavita locale che gestisce l’illecito mercato dello spaccio di droga, dopo i rastrellamenti e le perquisizioni effettuate nella giornata di ieri dalla Polizia, nel quartiere Scampia, pensava che il pericolo fosse cessato, introducendo, sempre nell’edilizia popolare conosciuta come “case dei Puffi”, un ingente quantitativo di droga da poter rifornire le “piazze di spaccio”. A scoprirlo, stamani, sono stati gli agenti della sezione “Volanti” dell’Ufficio Prevenzione Generale che hanno arrestato E.G., di 16anni e Gennaro Barbato, di appena 18 anni, in quanto responsabili, in concorso tra loro, del reato di detenzione e spaccio di sostanza stupefacente. L’importante sequestro eseguito dall’U.P.G., ammontante a circa 7 kg di cocaina ed eroina, è avvenuto all’interno di un finto tombino comandato elettronicamente dal quale, attraverso il sottoscala, si poteva accedere alle fogne. I poliziotti, abilmente, senza essere notati, sono riusciti ad eludere le numerose vedette poste a protezione nel quartiere. Gli agenti, inoltre, hanno sequestrato un pannello utilizzato per poter confezionare, in maniera rapida e sequenziale, le dosi di droga all’interno di involucri cilindrici. L’assunzione di giovanissimi spacciatori nel mercato della droga, è chiaro segno che, l’attività di contrasto della Polizia, sta decimando di volta, in volta, la manovalanza dell’organizzazione criminale dedita allo spaccio. I due giovani sono stati arrestati dai poliziotti, che hanno condotto il minorenne presso il centro di Prima Accoglienza dei Colli Aminei, mentre il 18enne, al carcere di Poggioreale. Sono tuttora in corso, con l’ausilio delle pattuglie del Commissariato di Polizia Scampia, del Reparto Prevenzione Crimine Campania, servizi di controllo straordinari del territorio. I poliziotti dell’U.P.G. hanno accertato che il 16enne doveva trovarsi ristretto presso una Comunità di recupero giovanile, in Ercolano, proprio perché già responsabile del reato di detenzione e spaccio di sostanza stupefacenti. Il minorenne, infatti, è evaso dalla comunità per spacciare nuovamente. Inoltre, il pannello sequestrato, utilizzato per poter confezionare, in maniera rapida e sequenziale, le dosi di droga all’interno di involucri cilindrici, aveva la capacità di riempire 504 dosi per volta.