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Gabriele Lavia è di scena al Positano Myth Festival

Cultura, musica, gastronomia e teatro sono gli ingredienti degli appuntamenti del Positano Myth Festival della giornata di domenica 5 settembre. Si parte, presso il Museo del Viaggio (ore 10) con il convegno di studi “Isola/isole: Sulla rotta di Odisseo e… oltre”. Paola Volpe, direttore del Dipartimento di Scienze dell’Antichità dell’Università di Salerno, propone e coordina una rilettura del viaggio odissiaco dal suo incipit (affidato a Maurizio Bettini) fino ad un imprevisto e sorprendente approdo, Le isole dell’esilio di Maria Zambrano, oggetto della riflessione conclusiva di Giuseppe Cacciatore, Accademico dei Lincei. “In questo percorso – evidenzia l’ideatrice della giornata di studi, Paola Volpe – non mancheranno due tappe fondamentali della rotta di Ulisse, ossia l’Isola dei Feaci, con l’incontro tra l’eroe greco e la bella Nausica, la cui eredità sentimentale/poetica sarà illustrata da Giuseppe Mastromarco, e l’isola del Ciclope, temibile ostacolo nel ritorno verso Itaca, di cui parlerà Eva Cantarella”. Di seguito, sempre al Museo del Viaggio, verrà presentato il volume “Mare e Mito”, a cura di Paola Volpe e Stefano Amendola, che raccoglie gli interventi dell’incontro internazionale sul mito classico, tenutosi sull’isola dei Galli durante il Positano Myth Festival 2009: a discutere del libro, edito presso la casa editrice M. D’Auria (Napoli 2010), saranno Vittorio Citti e Maurizio Ferraris.

La ricca giornata prosegue sul Sentiero degli Dei. Una location fantastica, in un luogo in cui il tempo pare essersi fermato. Un palcoscenico mozzafiato, a metà strada tra il cielo e il mare, che sembra essere sospeso nel vuoto, con un panorama da lasciare senza parole. E, in questo scenario da favola, alle 19, Maria Collina e Luigi Talamo, con le loro note, ci accompagneranno “In cerca degli Dei, suoni e sentieri”.

Nella piazza di Nocelle, una delle frazioni di Positano, si svolgeranno gli ultimi due eventi: l’aperitivo con il Mito (ore 20) e il grande teatro con Gabriele Lavia che proporrà, nei panni di attore e regista, “Il sogno di un uomo ridicolo” (ore 21). “Il sogno di un uomo ridicolo – sottolinea Lavia – è forse la più sconcertante opera di Dostoevskij. Nella situazione paradossale di un uomo che, decidendo di suicidarsi, si addormenta davanti alla rivoltella e ‘sogna’ il suicidio e la vita dopo la morte, lo scrittore, con una partecipazione sconvolgente e appassionata ci racconta come l’umanità si sia rovinata per sempre. E la coscienza che l’uomo non può vivere senza individualità significa che la condizione umana è senza via d’uscita.[…] Quello che posso dire è solo la parte superficiale, visibile, della messa-in-scena di un racconto non scritto per il teatro. Essa si fonda tutta sull’idea del ‘doppio’ e della moltiplicazione dell’Io. Il mio desiderio è quello di rappresentare una umanità che si è condannata alla sofferenza, auto-reclusa, serrata e costretta in una metaforica camicia di forza, vista come condizione e impedimento di ogni azione ‘buona’. Non c’è altra possibilità che raccontare, raccontare e ancora raccontare un pensiero allucinato e impotente”.

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