Polemiche e discontinuità. Chi rappresenta il PdL stabiese?

Polemiche in maggioranza: il dibattito è in pieno svolgimento, tra chi solleva una “questione morale” relativa alla mancanza dell’annunciata discontinuità morale, politica e amministrativa rispetto al centrosinistra e chi difende l’azione riformatrice cominciata con l’elezione a sindaco di Luigi Bobbio. “Assenza di etica politica, di idee e decadimento sul piano dello stile” a detta dei “dissidenti” del Popolo della Libertà, l’ex portavoce cittadino Carlo Carrillo e gli esponenti Franco Mascolo e Pippo Maresca. Questi ultimi, secondo il responsabile della segreteria politica del sindaco di Castellammare Antonio Bonifacio, sarebbero “gli unici che dovrebbero tacere, poiché, con messaggi trasversali e allusioni più o meno velate, attaccando a testa bassa, cercano disperatamente quel po’ di notorietà che le urne prima e i cittadini poi gli hanno negato”. Ma non solo, perché la questione è anche un’altra ed è stata sollevata involontariamente dallo stesso Bonifacio. E cioè: chi rappresenta veramente il PdL? Chi l’ha costruito oppure chi ora ha ricevuto delle cariche? La questione all’interno del centrodestra è sorta nel momento in cui, alcune settimane fa, si venne a conoscenza di una determina dirigenziale che di fatto assumeva a Palazzo Farnese la sorella dell’assessore Antonio Coppola. Un procedimento cominciato anni fa durante l’amministrazione di Salvatore Vozza e la Dirigenza al Personale di Donato Cancelmo, attualmente in causa con il Comune per la sospensione dal servizio firmata da Bobbio in seguito agli accertamenti della commissione d’accesso prefettizia. “Gli atti perfezionati durante il mese di agosto – ha affermato Annamaria Maiello, capogruppo consiliare di Stabia, Rialzati – con il sindaco lontano per ferie inducono perplessità e non aiutano sul piano della trasparenza. Se poi a ciò si aggiunge la circostanza che una delle persone assunte risulta essere la sorella di un assessore che proprio nel periodo in questione ha la reggenza dell’amministrazione come supplente del primo cittadino in vacanza, allora la scelta da inopportuna diventa imbarazzante”. La problematica, quindi, si è spostata sul piano politico. “Alla vigilia delle elezioni – hanno scritto in un documento gli “azzurri dissidenti” – il patto tra una parte dell’attuale maggioranza fu consacrato con un documento a firma, tra gli altri, di Carlo Carrillo, di Michele Cecere, di Franco Mascolo, di Giovanni Ingenito e di Vittorio Veropalumbo. Allora, si parlava della “ristrutturazione” del PdL e della sorveglianza sull’azione amministrazione. Ad oggi, però, gli unici risultati ottenuti in merito alla discontinuità politica e morale con la passata Giunta sono dovuti all’infaticabile lavoro della Prefettura e delle forze dell’ordine. Perciò ci rivolgiamo a Bobbio affinché recuperi, senza sconti, quello spirito e quella intesa con la città che lo ha portato alla vittoria al primo turno”. A rispondere ai “dissidenti” è stato nelle ultime ore il consigliere di “Stabia in Movimento” Aldo Esposito. “Basta sovrani, basta padri padroni: – ha affermato il consigliere – il PdL non ha saputo ripetere i risultati delle elezioni politiche durante le ultime amministrative proprio per questo. La ristrutturazione dei partiti partirà dal basso, e la svolta vera e propria si avrà quando, in un contesto caratterizzato da gravi conflitti sociali, verremo a capo come maggioranza dei nuovi paradigmi dello sviluppo”. “Sorpreso dalla guerra mediatica. – si è detto invece, Bonifacio – Queste persone non parlano a nome di alcuna rappresentanza del partito, neppure minoritaria, ma solo a titolo personale. Adesso la città aspetta che l’amministrazione comunale prosegua, con forza, l’azione riformatrice che è stata già avviata in questi primi mesi. La dialettica interna al partito e di uno schieramento sono sempre un valore aggiunto e noi la difendiamo. Quello che non è accettabile è che qualcuno trasformi la dialettica in sterile polemica. Il PdL è un partito ricco di risorse sul territorio e il sindaco lavora perché tutte queste risorse, pur nella diversità dialettica sui singoli temi, vengano messe a sistema”.

FraFree

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