Rivoluzionario, vulcanico, scoppiettante. Carlin Petrini, presidente internazionale di Slow Food, non si smentisce. E dinanzi alla platea colta del Premio di Letteratura Enogastronomica Minori-Costa d’Amalfi, è torna a battagliare sui temi caldi legati al cibo, al buon vivere e alla tutela dell’agricoltura e dell’ambiente. Petrini, reduce da un viaggio negli States nell’ambito del suo ruolo di ambasciatore della cultura Slow, a Minori c’è ritornato con piacere, non solo per il riconoscimento attribuitogli da Tullio Gregory e dai componenti della giuria del Premio, quanto per una breve, ma appassionate, full immersion nei gusti e nei sapori riscoperti della Costa d’Amalfi
“Qui ci venivo da ragazzo quando il sindaco ancora non era nato – ha detto Petrini prima dell’arringa in difesa dei territori, degli agricoltori e delle tipicità – Ho un mare di ricordi a Minori e nella Costiera Amalfitana, tra gli esempi virtuosi di questa riscoperta dei sapori e della tutela delle tipicità”.
Ma per Carlin Petrini, quello che si sta facendo non basta. “E’ tempo di dare più credito all’agricoltura, di sostenere i nostri contadini – ha sparato ad alzo zero il presidente internazionale del movimento del buon vivere – Non si può più continuare con la cultura del food,con la cultura dei supermercati, dove si comprano cose pazzesche che talvolta andiamo a buttare. Risparmiamo e gettiamo via quello che avremmo potuto utilizzare per sostenere l’agricoltura. Ormai siamo alla pornografia del cibo”.
Poi l’invito a coltivare nelle nuove generazioni il “gusto del sano”. “Allontanate i ragazzi dalle merendine e avvicinateli al buon vivere – ha detto Petrini – Come? Già dalle scuole elementari, attraverso i progetti di orto scolastico. I ragazzi devono imparare a coltivare, a capire da piccoli l’importanza della natura e degli alimenti. Tutti devono imparare a cucinare, maschiettie e femminucce. I settori sono fortemente a rischio, anche quelli produttivi, nei quali purtroppo esistono forti mistificazioni. E penso a latte che una volta depotenziato, perché privato degli elementi nutrizionali utilizzati per altri prodotti, viene immesso sul mercato a un euro. E per quelli più facoltosi, c’è invece il latte arricchito a 1,50 euro. E’ ora di smetterla”
Petrini che ha ricevuto dalle mani del filosofo Tullio Gregory e del sindaco di Minori Andrea Reale il premio internazionale, si è trattenuto anche ieri in Costiera, facendo visita ad alcune realtà produttive locali.
“Petrini è un uomo che con la sola forza delle idee ha rivoluzionato il mondo” ha detto il giornalista Giuseppe Liuccio, ideatore della rassegna e segretario della giuria del premio, presieduta da Tullio Gregory e composta da Andrea Di Porto, Ezio Falcone, Oberdan Forlenza, Gualtiero Marchesi, Luca Maroni, Maria Concetta Mattei, Antonio Porpora, Lidia Ravera e Andrea Reale.
Tra i riconoscimenti assegnati la scorsa sera anche quello alla carriera assegnato a Massimo Montanari, docente ordinario di storia medievale, storia economica e sociale del medioevo e storia dell’alimentazione presso la Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università di Bologna e presso l’Università di Scienze Gastronomiche. Durante la prima serata, nella piazzetta Cantilena, si inoltre svolta la cerimonia di consegna degli attestati di riconoscimento alla Camera di Commercio di Grosseto, a nome e per conto di tutte le aziende del grossetano, nella persona del presidente Giovanni Lamioni, ed all’Enoteca Provinciale di Salerno, nella persona del presidente Fernando Cappuccio.
A Minori è attesa per la nomina del vincitore della IX edizione del premi che verrà scelto dalla terna finalista composta da Paolo Massobrio con “I giorni del vino” (Einaudi), Giuseppe Barbieri con “Dejeuner sur l’herbe con Giorgione” (Terra Ferma) e Egi Volterrani con “Frattaglie” (Blu edizioni).
Ieri mattina, al termine del dibattito sulle intolleranze alimentari, si è svolta la cerimonia di consegna dei premi “Fiori e Sapori”, organizzato nel più ampio progetto dei Comuni Fioriti d’Italia. Il sindaco di Minori ha premiato le aziende, provenienti da ogni parte d’Italia, che gratuitamente hanno adornato giardini, aiuole e angoli del paese. Le vie dell’arte e del palato hanno poi animato la serata conclusiva dell’evento. Migliaia i visitatori che hanno partecipato alle due serate affollando i cinque ristornati e le vie del paese per la degustazione dei menù e per assistere gratuitamente agli spettacoli di Lucia Amato e Gerardo Buonocore allestiti nelle quattro location. Infine, la festa, ancora per una notte, sull’arena del mare, al ritmo delle intramontabili melodie degli Anni Sessanta.