In tre giorni l’Incanto della Pasta, la tradizionale festa di Gragnano dedicata al prodotto alimentare italiano per eccellenza, ha fatto registrare circa 60 mila visitatori lungo via Roma e nella stupenda cornice della Valle dei Mulini dove si sono svolti i concerti di Noa e Fiorella Mannoia, al termine di un lungo percorso di luce che ha messo in evidenza, per la prima volta, i resti degli antichi mulini del ‘400.
Durante la Festa sono stati serviti circa 16 mila piatti di pasta accompagnati dal vino di Gragnano e sono state somministrate complessivamente circa 2 tonnellate di prodotto dei pastai gragnanesi.
“Sono ampiamente soddisfatta – dice il sindaco di Gragnano Annarita Patriarca – per una partecipazione turistica al nostro evento che ha superato ogni più rosea previsione. Quel vuol dire che quando si crede nella bontà e nell’efficacia delle eccellenze del nostro territorio si mette in atto un percorso virtuoso e vincente. Gragnano da quest’anno vanta inoltre l’Igp per la sua pasta, ossia l’Identificazione geografica protetta, un marchio che consente di distinguere e difendere la nostra eccellente pasta in tutto il mondo. La Festa della Pasta, organizzata dall’amministrazione comunale con il Consorzio della Pasta di Gragnano, ha dimostrato che tale eccellenza alimentare può essere un traino turistico e di sviluppo. Continueremo convinti su questa strada”.
“I pastai gragnanesi – aggiunge il presidente del Consorzio della Pasta, Giuseppe Di Martino – hanno dato prova in questi tre giorni non solo di saper produrre un ottimo alimento ma anche di saper accogliere i turisti e promuovere la loro pasta nel migliore dei modi. Il successo della Festa della Pasta è un risultato corale che denota anche una capacità di fare impresa strettamente legata al territorio e alla promozione dello stesso”.
Infine, l’assessore al Turismo e alla Cultura Claudio Coluzzi: “Per tre giorni la città di Gragnano con i suoi portoni, le sue strade, le sue piazze, i suoi monumenti, le sue bellezze paesaggistiche si è trasformata in un meraviglioso palcoscenico a cielo aperto. Per strada le esibizioni degli artisti che hanno lasciato con il fiato sospeso i visitatori, i concerti con i giochi d’acqua, finanche i balconi e le facciate degli edifici con acrobati ed arrampicatori sono divenuti un luogo di spettacolo. Via Roma, il centro storico e la Valle dei Mulini hanno accolto un pubblico e un turismo di qualità che ha saputo cogliere le offerte della gastronomia locale ma anche legare alla Pasta il valore culturale di tale elemento. Insomma un’esperienza entusiasmante per chi ha partecipato e per chi ha organizzato (giovani, associazioni, privati cittadini). Non va inoltre sottovalutato il lavoro egregio svolto dalle forze dell’ordine, dalla polizia municipale, dai ragazzi della protezione civile che hanno evitato anche il più piccolo problema di sicurezza e ordine pubblico. Cosa non facile quando 60 mila persone sono concentrate in luoghi aperti e nel tessuto urbano”.