Ora che soltanto i dissidenti del Partito democratico, Italia dei Valori, di Sinistra Ecologia e Libertà e Comunisti Italiani sostengono il primo cittadino di Torre Annunziata, fatta eccezione del gruppo Api che in maniera del tutto inalterata da oltre tre anni si è accasata nei palazzi del potere, la strada di Starita si fa sempre più in salita. Le critiche e le vere manovre di opposizione partono soprattutto dagli ex alleati del sindaco e, a ogni passo falso della nuova giunta, gli uomini di Starita fanno quadrato attorno al capo di questo ancora debole governo.
L’ingresso in campo di Noi Sud accresce i problemi per il governo cittadino. Infatti è dallo scioglimento della precedente giunta comunale, avvenuto gli scorsi mesi, che gli assessori e i consiglieri vicini a Starita hanno omesso in più occasioni la formazione di questa scomodissima alleanza. Porcelli e altri segretari regionali di partito, ribadendo la lontananza dell’attuale giunta, e parlando di un vero tradimento di quelli che sono gli interessi e le ideologie di qualunque gruppo politico di sinistra, avevano chiesto all’unisono le dimissioni del sindaco e il ritorno alle urne elettorali.
Ma nonostante le tante rotture interne ed esterne dei politici che appoggiano la maggioranza, la giunta si dice ancora forte e pronta a governare. Di fatto, poco prima dell’estate era stato promulgato un nuovo documento programmatico, che prevede un riassetto urbano e finanziario per la città oplontina; ancora una volta però si para di fronte agli attuali governanti un grosso ostacolo: quello dell’assegnazione degli incarichi. Dopo tre mesi dal riassetto della nuova giunta non è stato scelto un vicesindaco e molte importanti voci legate all’igiene urbana e alla finanza non hanno ancora dei veri rappresentati. Questa reticenza fa ipotizzare che, nonostante le dichiarazioni di più assessori del governo, la giunta di Torre ha ancora molti dissesti interni da fronteggiare. Torre Annunziata ha bisogno di un compromesso per poter andare avanti; ma molti politici, di maggioranza e di opposizione, non l’hanno capito.
Gioacchino Iuzzino