L’Assessore al Patrimonio Adriano Bellacosa torna a parlare dell’Aeroporto dopo il nuovo fermo della attività decretato dal Tribunale Amministrativo sul ricorso del Comune di Salerno e del Comune di Pontecagnano. “Merita assoluto ed indubbio rispetto – ha dichiarato Bellacosa – il pronunciamento del Tribunale Amministrativo di Salerno, cui è rimesso il giudizio tecnico sull’operato dell’assemblea degli associati del Consorzio aeroportuale. Discuto, però, del tema politico e mi devo rivolgere al sindaco De Luca, per richiamarlo ad una tradita responsabilità istituzionale. Il nostro scalo salernitano vive un momento di grandissima difficoltà: dopo il fermo dei voli con la “Air Dolomiti”, l’Enac chiede chiarimenti sulle prospettive di funzionamento dell’aeroporto; il Presidente del Consiglio di Amministrazione della società di gestione si è dimesso e, ad oggi, la società è priva dell’organo di gestione; deve sottoscriversi il contratto con la società aggiudicataria dell’appalto per la realizzazione del progetto di allungamento della pista, altrimenti si perderà ancora tanto altro tempo; e deve assolutamente definirsi l’intesa con la “Alitalia”, non solo perché assicurerà il funzionamento ed una insuperabile prospettiva di funzionamento per lo scalo, ma anche perché serve ad evitare l’azione risarcitoria già paventata da parte della Compagnia di bandiera. Dinanzi a tutto questo – continua – mi sarei aspettato che le Istituzioni ed i loro rappresentanti avessero responsabilmente accettato le decisioni di una solida maggioranza assembleare. Invece è accaduto che il rappresentante del Comune di Salerno, in un primo momento, ha fatto appello ad una norma del decreto Tremonti, per negare il sostegno economico alla proposta Alitalia; ha poi approvato in consiglio di amministrazione il piano, ma non si è più presentato in assemblea per la ratifica, dolendosi del fatto che Ernesto Sica non si fosse dimesso dalla carica di Presidente. Questo ha comportato il venir meno dell’intesa istituzionale tra la Provincia, il Comune di Salerno ed il Comune di Pontecagnano, col dato rappresentato dalla perdita di sette mesi di lavoro. Oggi, nonostante Ernesto Sica non sia più alla guida del Consorzio, deciso da una maggioranza di circa l’80% dei soci, il sindaco De Luca solidarizza, di fatto, con lo stesso Sica e contesta l’assemblea, impedendone lo svolgimento e procurando un l’ennesimo ritardo e quindi ulteriori perdite di tempo. Il tutto, mentre lo scalo vive le preoccupazioni alle quali ho appena accennato. In questo contesto, mi viene da dire che la misura è colma. Non è più tollerabile questo modo di gestire la cosa pubblica. Al pubblico amministratore dovrebbe stare a cuore il funzionamento delle strutture e delle infrastrutture. E lo scontro politico dovrebbe concentrarsi sui programmi e sui progetti realizzabili: se oggi c’è una maggioranza dell’80% che decide di attuare un programma, già precedentemente condiviso dallo stesso De Luca, non è corretto che una minoranza del 12% vada alla continua ricerca dell’argomento per impedire la realizzazione del programma, solo per dimostrare di avere un ruolo. È bene – conclude Bellacosa – che i salernitani sappiano che il Comune di Salerno è moroso nel versamento delle quote consortili, per circa quattrocentomila euro. È giusto che sappiano che il sindaco De Luca aveva assunto un impegno istituzionale a sostenere una politica di sviluppo dello scalo ed ha poi tradito quell’impegno. È doveroso che sappiano che si sono persi ormai nove mesi e l’aeroporto è fermo, nonostante l’Alitalia sia pronta ad utilizzare il nostro scalo con tre turnazioni giornaliere, dando finalmente dignità e decoro alla nostra infrastruttura aeroportuale. Credo che, tutto questo considerato, i salernitani, cui sta a cuore lo sviluppo ed il rispetto della propria terra, dovrebbero dire a De Luca: adesso basta”.