Nuova mattinata di proteste a Castellammare di Stabia. Nei mesi scorsi la delicata situazione lavorativa di Fincantieri, che perdura, aveva portato migliaia tra lavoratori e studenti nelle strade cittadine stabiesi. Adesso, però, a scioperare sono i dipendenti delle Terme di Stabia, da oltre due mesi senza stipendio e con la beffa della mancata corresponsione anche della quattordicesima. Da settimane proseguono le trattative tra Comune di Castellammare, FederTerme, Regione e Asl Napoli 3 Sud, in un “poker” di rinvii e scaricabarile che hanno portato nuovamente i lavoratori termali a manifestare. Un corteo è partito dallo stabilimento centrale delle Nuove Terme, per raggiungere Palazzo Farnese, sede municipale. Lì, però, i manifestanti non hanno trovato quanto credevano: infatti, il Comune ha deciso, contro ogni norma, di lasciare chiusa la porta dell’aula consiliare, scatenando la protesta anche di molti esponenti della minoranza (Pd, Idv e Sel) che hanno manifestato insieme ai lavoratori. Non appena trovata la porta sbarrata, l’opposizione ha immediatamente scritto al nuovo Prefetto di Napoli, De Martino, per chiedere spiegazioni in merito. La mattinata si è conclusa intorno alle 13, quando alcuni rappresentanti dei lavoratori sono stati ricevuti dal sindaco Bobbio: sull’incontro tra il primo cittadino ed i sindacati.
Il sindaco di Castellammare di Stabia, Luigi Bobbio, ha incontrato, questa mattina, a Palazzo Farnese, una delegazione di sigle sindacali delle Terme, per un aggiornamento sulle riunioni che, nella giornata di ieri, il primo cittadino e il vice, Giuseppe Cannavale, hanno tenuto presso Palazzo Santa Lucia con il governatore, Stefano Caldoro, e il capo di gabinetto, Danilo Del Gaizo, e presso la sede dell’assessorato regionale alla Sanità con il subcommissario straordinario, Giuseppe Zuccatelli, e il manager dell’Asl Na3 Sud, Vittorio Russo. «In merito alla problematica del termalismo – ha dichiarato il sindaco Bobbio – abbiamo ricevuto assicurazioni che, già nelle prossime ore, sarà firmato il decreto che riconosce l’accordo con Federterme e che, avendo efficacia retroattiva a tutte le prestazioni fatturate nell’anno 2010, risolverà definitivamente la questione, creando al contempo le condizioni per il pagamento immediato delle spettanze delle Terme. Mentre, per quanto riguarda il settore Fkt, il presidente Caldoro – assolutamente consapevole, dopo le mie parole, delle giuste aspettative dei lavoratori e del disagio dagli stessi sofferto in questi mesi – ha anticipato che, attraverso un ulteriore provvedimento ad hoc, decreto commissariale o delibera di giunta regionale, da adottarsi nei prossimi giorni, sarà offerta una interpretazione definitiva su quanto già stabilito dalla giunta regionale – ha concluso il sindaco Bobbio – in ordine alla problematica dell’equipollenza tra titoli professionali, in modo da sbloccare una volta per tutte il pagamento delle prestazioni da parte dell’Asl». I sindacati, soddisfatti dalle parole del sindaco, al termine dell’incontro, hanno riconosciuto all’Amministrazione comunale di Castellammare di Stabia attenzione e impegno per la risoluzione della vertenza della struttura del Solaro.
I gruppi consiliari Pd, Sel, Idv e Officina Democratica, che avevano già preannunciato l’occupazione della Sala Consiliare del Comune di Castellammare di Stabia, hanno trovato sbarrate le porte dell’aula. Per questo motivi hanno diramato un comunicato stampa congiunto: «Abbiamo trovato la porta dell’aula consiliare chiusa – si legge nella nota congiunta del centrosinistra stabiese – atto d’imperio del Sindaco Bobbio, avallato dal Presidente del Consiglio Gargiulo. Il diniego d’accesso alla Sala Consiliare è stato immediatamente segnalato al Prefetto, quale ennesimo atto di comportamento antidemocratico del Sindaco nei confronti dell’opposizione, che manifesta la protervia, mancanza di senso democrazia, e metodi “Stalinisti”, mutuati dai suoi leader nazionali. Esautorare i Consiglieri Comunali dal proprio ruolo e bollare come “strumentalizzazione” un’iniziativa politica, civile e democratica significa calpestare i ruoli dei Consiglieri, che stamattina rappresentavano le esigenze e le istanze dei lavoratori delle Terme da circa quattro mesi senza stipendio. I gruppi Pd, Sel, Idv e Officina Democratica preannunciano che percorreranno tutte le strade a tutela del proprio ruolo e dignità, e, si riservano di valutare ogni eventualità, non ultima quella di non partecipare alle attività consiliari».
«Se i dipendenti delle Terme, da 3 mesi senza stipendio – sostiene il consigliere comunale di opposizione, Antonio Sicignano (Cdl) – si sentono presi in giro è comprensibile. È dal mese di luglio che gli si dice che è tutto risolto quando, invece, tutti sanno che, ancora oggi, nulla è certo. Tuttavia questo è il momento di stemperare gli animi e spero che, a breve, prevalga il buon senso tra tutte la parti in causa. La settimana scorsa c’è stato un importante accordo tra FerderTerme e la Regione Campania; e, allo stato attuale, l’Asl non ha più alibi e non può che mantenere immediatamente gli impegni già assunti. Per questo motivo – aggiunge – ho ritenuto di non dover partecipare questa mattina alla nuova occupazione della sala consiliare, anche se trovo veramente vergognoso che i consiglieri che questa mattina si erano recati al Comune per esercitare il loro diritto, hanno trovato la sala consiliare con le porte sbarrate. Una cosa del genere non era mai accaduta finora, anche quando durante le scorse consiliature erano i consiglieri di centrodestra – me compreso – a occupare l’aula contro la sinistra. La città – conclude Sicignano – è al fianco delle Terme e la politica stabiese non dimostri il suo cronico infantilismo dividendosi dietro giochi di potere, posti in essere sulla pelle delle Terme e dei lavoratori senza stipendio».
I Giovani Democratici di Castellammare di Stabia, profondamente preoccupati per la condizione di tutti i lavoratori, esprimono la loro solidarietà, condannando l’atteggiamento del sindaco che mostra un totale disinteresse per la situazione di malessere lamentata dai lavoratori Stabiesi come quelli delle Terme di Stabia (che non hanno percepito ben tre mensilità). Il sindaco Bobbio invece di adoperarsi in favore dei lavoratori aprendo quantomeno al dialogo, li respinge con totale arroganza e disprezzo, comportandosi così da vero podestà! Ci chiediamo, e diamo spunto di riflessione a tutti i cittadini, se Castellammare ha davvero bisogno di un sindaco come questo? In uno scenario di crisi non si possono lasciare al loro destino i lavoratori della “Fincantieri”, Bobbio, che si definisce amico del governo, perché non si mobilità nel dare almeno un po’ di respiro alla fincantieri di Castellammare con qualche commessa? E i lavoratori dell’AVIS che fine faranno? E gli ausiliari del traffico? E i lavoratori di Stabia Porto? E per i tanti giovani, che ogni anno finiscono di studiare, quali orizzonti hanno davanti a loro? Qual’è Il programma di sviluppo che Bobbio vuole per Castellammare? In molti definiscono Castellammare, “una polveriera” pronta ad esplodere e Bobbio con la sua arroganza e la sua puzza di sigaro, non è in grado di affrontare minimamente tutti questi drammi che la città sta vivendo, noi gli diciamo che la campagna elettorale è finita, quindi la può anche smettere di lanciare spot elettorali, ed inizi seriamente ad amministrare, ma abbiamo seri dubbi che lo sappia fare, altrimenti non sarebbero morte tutte le piante che ornano l’ingresso di palazzo Farnese perché per tutta l’estate non hanno ricevuto un po’ d’acqua, vergogna, poi vieta ai cittadini, “per il decoro della città”, di dare da mangiare e bere i cani randagi.