Gragnano: dopo la Festa della Pasta non si deve spegnere l’attenzione per la Valle

Forse neanche gli organizzatori si aspettavano un successo così straordinario, certo è che tutto è filato liscio, anche se certamente ci sarà stato la mano del Buon Dio.

In certi momenti la calca di gente, quella di via Roma e quella che si apprestava a raggiungere la Valle dei Mulini per il concerto della Mannoia, è sembrata in certi momenti addirittura pericolosa. Bastava poco per  scatenare un pericolo che per fortuna non c’è stato. Invece, molti i borseggiatori presenti, tant’è che molte persone sono state ripulite del proprio portafogli.

Buono è stato il servizio d’ordine predisposto dal Comune e dal Comando Vigili, specie dalla seconda serata dopo aver corretto qualche errore della prima e questo è fisiologico, ma una folla così numerosa avrebbe comunque meritato una presenza più massiccia delle forze dell’ordine.

E adesso, passata la festa l’ATTENZIONE PER LA VALLE, non si deve spegnere.

La Festa della Pasta  è servita come strumento prezioso per promuovere, comunicare e far diventare spettacolo la leggendaria Valle dei Mulini, significa aver dato un valore aggiunto al territorio ricco di tradizioni, teso alla riscoperta delle proprie radici culturali.

Riscoprire le proprie radici, saper valorizzare il territorio, richiama tutti amministratori e amministrati ad una responsabilità  etica di ampio raggio, al dovere di consegnare questa nostra terra alle nuove generazioni in uno stato tale che anche esse possano degnamente viverla ed esserne fieri.

Il problema è difficile, perché esige una conversione ecologica, che a tutt’oggi non è avvertita dalla gran parte della popolazione e soprattutto dai politici locali, regionali e nazionali.

Pertanto non ci stancheremo di invitare l’amministrazione comunale a coinvolgere associazioni, enti vari, parrocchie e scuola, specie nell’imminente riapertura, a promuovere una importante e fondamentale attenzione al valore, alla cura e tutela del territorio, ma soprattutto del nostro patrimonio agricolo.

Catello Filosa, ProNatura

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