Prostitute denunciano il loro calvario alla polizia, arrestati due sfruttatori

Nella serata di ieri al termine di un specifico servizio finalizzato al contrasto della prostituzione nel quartiere Vasto Arenaccia, la Polizia ha identificato una decina di straniere ferme agli angoli delle strade in attesa dei clienti. L’attività condotta dagli agenti del Commissariato Vasto Arenaccia, nel corso di una mirato servizio di pedinamento, ha portato all’arresto in flagranza di reato di due cittadini di nazionalità rumena per il reato di sfruttamento, favoreggiamento ed agevolazione al reclutamento della prostituzione. Gli arrestati sono: Viorel Mihai Clamparu, di 24enne e residente a Casal di Principe, pregiudicato per i reati contro il patrimonio, con obbligo di firma  e Ovidiu Ionut Grigoras, 26enne, residente a Saviano. I predetti sono stati arrestati dalla Polizia mentre accompagnavano le prostitute rumene nelle strade di Granturco, luoghi abituali destinati al meretricio. Dalle dichiarazione rese da alcune prostitute, gli agenti hanno ricostruito il calvario di alcune donne, da poco maggiorenni, ignare del destino che le attendeva. L’attività della Polizia ha consentito di delineare che i due rumeni, verosimilmente inseriti in specifici gruppi criminali, si occupavano di reclutare le giovani donne con la scusa di impiegarle il locali o in attività lecite che poi si rivelavano atti induttivi alla prostituzione su strada. In particolare una ragazza di appena 19 anni denunciava di essere stata “ venduta “ ad un primo lenone in località Gricignano di Aversa da cui però riusciva a  fuggire nel comune di Casal di Principe. Successivamente qui veniva contattata da Clamparu che dopo averla ospitata gratuitamente per circa un mese la avviava alla prostituzione a Capua. Per motivi legati alla concorrenza tra prostitute della stessa etnia, l’uomo decideva di farla prostituire nel quartiere Arenaccia dove l’accompagnava insieme al complice, dove rimaneva per strada per oltre sei ore fino a tarda notte, per poi riaccompagnarla a Casal di Principe. L’ingaggio prevedeva che la ragazza versasse al protettore Clamparu la metà dell’incasso della serata. Analogamente un’altra ragazza, 18anni ad Agosto, ha raccontato alla Polizia le stesse modalità del reclutamento ad eccezione del compenso.  Consegnava all’uomo l’intero incasso della serata ed in cambio veniva retribuita con una somma di appena venti euro al giorno. Prosegue l’attività della Polizia per identificare altre persone che sono coinvolte nell’attività di reclutamento di ulteriori ragazze.

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