Vico Equense: disabile lasciato in stazione dal bus, denunciato un autista
Dario Sautto
Non fa salire un disabile in sedia a rotelle sul suo autobus, scatta la querela. Un autista che guida i bus della Circumvesuviana è stato denunciato ieri mattina dall’accompagnatore volontario di un disabile di Meta. Vincenzo Greco, 53enne residente nel piccolo comune della Penisola Sorrentina, da 15 anni accudisce Paolo, 29enne costretto su una carrozzina dalla tetraparesi spastica, una forma di paresi infantile che compare nei primi 5 anni di vita. Il 53enne è anche membro dell’associazione Tanta Voglia di Vivere” di Sorrento, grazie alla quale ha conosciuto il suo “amico” Paolo. Da anni, i due viaggiano insieme quotidianamente, come lunedì pomeriggio. Vincenzo stava accompagnando il suo assistito a Vico Equense, ad Arola, dove era in programma un corso di pittura sul tema della disabilità. Ma, una volta giunti nel piazzale della stazione vicana della Vesuviana, non sono riusciti a salire sull’autobus che li avrebbe portati dritti ad Arola. «Perché un autista – racconta Vincenzo Greco – ci ha detto che la pedana per i disabili era rotta e, inoltre, non ha voluto abbassare il pullman. Anzi, ha risposto male ed ha chiuso le porte, lasciandoci alla stazione della Vesuviana». Un comportamento assurdo che Vincenzo Greco non ha lasciato passare impunito, «anche perché – spiega – non era il primo episodio con quel conducente». Il 53enne si è rivolto allo sportello gestito dall’avvocato Luigi Alfano, che presta la sua consulenza legale gratuitamente per casi del genere. «Questo è un atto di razzismo grave – afferma l’avvocato Alfano – che non deve mai più accadere. Per questo abbiamo presentato una querela a carabinieri e Procura. La magistratura farà il suo corso, noi comunque ci costituiremo parte civile in un eventuale processo, devolvendo in beneficenza il risarcimento». L’autista è stato querelato per discriminazione, mentre la Circumvesuviana per disservizi. Infatti, se la pedana realmente non funzionava, le responsabilità ricadono su chi gestisce il servizio autobus senza eliminare le barriere architettoniche.Ma quello di Vico non è l’unico caso. Infatti, Paolo e Vincenzo hanno un abbonamento annuale per portatori di handicap Unico U11, che gli permetterebbe di girare tutta la Campania. «Ma non è così – racconta Vincenzo – perché esistono barriere architettoniche in quasi tutte le stazioni della Regione. Per non parlare dei mezzi di trasporto. Noi siamo stufi di subire soprusi e prevaricazioni». Parlando con alcuni autisti dei bus che partono dal piazzale di Vico Equense, emergono alcuni problemi. Loro, infatti, dicono che «spesso non funzionano le pedane perché le strade non sono ben curate e, ad ogni pioggia, le ruote scagliano i detriti sulle pedane, che sono quasi a livello dell’asfalto. Inoltre, le strade sono strette e non permettono ovunque di poter aprire le pedane che hanno bisogno di circa 2 metri dal marciapiede: 1,20 per la pedana, e altro spazio per permettere il movimento della sedia a rotelle. In Penisola Sorrentina ciò è impossibile».
Il caso di Paolo, il disabile 29enne lasciato dall’autista dell’Eavbus alla stazione della Circumvesuviana di Vico Equense, ha scatenato non poche polemiche in tutta la Penisola Sorrentina. La querela firmata da Vincenzo Greco, il suo accompagnatore volontario, è stata affidata all’avvocato Luigi Alfano che ha promesso battaglia. Ma ieri mattina sono arrivate prontamente le scuse dell’azienda, gemella della Circumvesuviana, che fa capo all’Eav. Infatti, l’Eavbus, società che gestisce il trasporto su gomma in Penisola sorrentina, in relazione alla denuncia presentata dal cliente disabile al quale è stato impedito l’accesso su di un bus di linea a causa del mancato funzionamento dell’apposita pedana, «si scusa per quanto avvenuto, assicurando la massima cura ed attenzione affinché episodi del genere non abbiano più a ripetersi». Inoltre, la società precisa che «è già stata avviata la opportuna verifica circa la corretta attuazione del programma manutentivo del mezzo in questione, atteso che, tali impianti – soggetti ad impreviste ed improvvise rotture causate dalle costanti sollecitazioni a cui i mezzi stessi sono sottoposti nel corso del quotidiano esercizio – necessitano, per il loro corretto funzionamento, di marciapiedi e sedi stradali adeguati». Un po’ come avevano raccontato alcuni autisti prima di mettere in moto i propri mezzi: pochi spazi, strade dissestate, detriti che danneggiano le pedane per i disabili. «D’altro canto – prosegue l’Eavbus in una nota ufficiale – l’azienda ha la massima attenzione nei confronti dei passeggeri portatori d’handicap e riprova ne sia il fatto che, quasi tutti i bus presenti in Penisola sorrentina, sono dotati di impianti per accogliere clienti disabili non deambulanti. È in corso di accertamento, infine, la circostanza anomala – conclude il comunicato – secondo la quale l’autista del mezzo in questione si sia rifiutato comunque di consentire l’accesso a bordo del cliente, seppur aiutato dal suo accompagnatore». Dunque, sono in corso accertamenti sull’autista che si sarebbe rifiutato di aiutare Paolo ed il suo accompagnatore.