Clan Bocchetti: la squadra mobile arresta quattro affiliati su ordine della Dda

Questa mattina la Squadra Mobile della Questura di Napoli ha eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa nei giorni scorsi dal gip del Tribunale di Napoli su richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia – Sostituto Procuratore dr.ssa Enrica Parascandolo – nei confronti di Costanzo Apice e di altri tre affiliati al clan Bocchetti di San Pietro a Patierno. Il provvedimento rappresenta l’epilogo di una complessa attività investigativa che ha consentito di raccogliere numerosi elementi di prova a carico degli indagati. Il reato contestato è l’estorsione continuata ed aggravata dal metodo mafioso, commessa in danno del titolare di un’azienda di prodotti chimici. Questi i soggetti arrestati:

APICE Costanzo, nato a Mariano Comense (CO) 29anni, già detenuto presso la Casa circondariale di S. Maria Capua Vetere (CE);

CAIAZZO Vincenzo, nato a Napoli 31 anni, già detenuto presso la Casa circondariale di Teramo;

MUSELLA Gianluca, nato a Napoli 27 anni

TROMBETTA Giuseppe, nato a Napoli 31 anni

Gli arresti di questa mattina rappresentano il naturale prosieguo dell’operazione del 4 dicembre scorso, allorquando questo ufficio diede esecuzione al provvedimento di fermo emesso dalla Dda nei confronti di Antonio Zaccaro, Ciro Bocchetti e Costanzo Apice per i reati di associazione di tipo mafioso e associazione finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti.

I successivi approfondimenti svolti dalla Squadra Mobile hanno consentito di accertare che i soggetti arrestati stamattina avevano preso di mira il titolare di un’azienda con sede nel territorio controllato dal clan, costringendolo a versare, nel periodo compreso tra il mese di aprile dello scorso anno e lo scorso mese di giugno la somma di 20.000 euro.

Il primo contatto con la vittima si è verificato nel mese di aprile dello scorso anno, allorquando APICE e CAIAZZO, recatisi personalmente presso l’azienda, hanno “concordato” il pagamento in favore del clan di una somma di 20,000 euro il cui versamento è stato dilazionato in più rate.

La prima quota di 12,000 euro è stata versata pochi giorni dopo la prima visita, mentre in occasione delle classiche scadenze, ovvero Natale, Pasqua e Ferragosto, la vittima ha versato quattro rate da 2,000 euro.

Nella gestione della estorsione, ha avuto un ruolo di primo piano Costanzo Apice, esponente di un certo rilievo del clan, attualmente detenuto in quanto ritenuto responsabile dell’omicidio di Mariano Bacio Terracino, avvenuto l’11 maggio 2009.

Apice, dopo l’arresto per l’omicidio, fu poi destinatario del provvedimento di fermo emesso dalla Dda il 3 dicembre scorso nei confronti di una dozzina di esponenti del clan, accusati di aver fatto parte dell’organizzazione camorristica capeggiata dapprima da BOCCHETTI Gaetano, condannato ad una lunga pena detentiva, poi da SACCO Gennaro, ucciso il 24 novembre scorso nel corso di un agguato in cui ha perso la vita anche il figlio Carmine, e successivamente da BOCCHETTI Ciro e da ZACCARO Antonio.

In esecuzione di tale provvedimento, questa Squadra Mobile, il 4 dicembre scorso procedette alla cattura di diversi esponenti del clan tra cui, oltre ad Apice, anche CAIAZZO Vincenzo, pure destinatario dell’ordinanza eseguita oggi.

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