Lettere: lui 25enne, lei 85enne, si sposeranno in Comune

“Finché morte non vi separi” recitava una vecchia formula matrimoniale, che a Lettere potrà andar bene anche per due sposi che vanno all’altare, o semplicemente in Comune, nonostante abbiano 60 anni di differenza. Infatti, proprio nella piccola cittadina di circa 6 mila abitanti che sorge sui monti Lattari e domina con il suo Castello medievale tutto l’agro nocerino-sarnese, tra qualche settimana potrebbe accadere dell’incredibile. Lunedì mattina, al municipio letterese si sono presentati due promessi sposi. Un evento normale, in quella che è considerata la “città dei matrimoni” per l’alto numero di ristoranti presenti sul suo territorio. Ma il caso è particolare. Nicola e Franceschina, infatti, sono legati lontanamente da un vincolo di parentela. E non solo: hanno esattamente 60 anni di differenza tra loro. La cittadina ha gridato allo “scandalo” per il matrimonio tra consanguinei, soprattutto perché Nicola ha appena compiuto 25 anni, mentre la sua futura sposa ha la bellezza di 85 primavere. «È solo un matrimonio di interessi, non c’è amore» mormorano in paese. In effetti, è quello il primo pensiero che viene in mente, anche ai meno malpensanti. Però, i funzionari comunali che hanno accolto i due futuri sposi in Comune per la firma della “promessa” hanno raccontato di «una coppia felice» che sicuramente «non arriva al matrimonio per costrizioni o obblighi, ma per propria volontà». Anzi, per la “signorina” Franceschina, che in 85 anni di vita ha sempre evitato di sposarsi, è «una grande gioia» poter sposare Nicola. Anche se lei, «un’anziana donna molto lucida e che dimostra al massimo 70 anni», è la sorella della nonna del giovane, dunque una prozia: a norma di legge, questo grado di parentela non è sufficiente per impedire lo sposalizio, che però deve attendere tempi burocratici. Nell’albo delle pubblicazioni, infatti, la loro promessa di matrimonio dovrà sostare fino al 14 settembre e, nel caso in cui non ci fossero opposizioni, il matrimonio potrà essere tranquillamente celebrato a partire dal giorno 19. Dunque, dal 18 settembre tutti i letteresi conosceranno la data del matrimonio più atteso, contestato e chiacchierato del paese. C’è chi parla di un’eredità contesa, chi invece di un litigio in famiglia, chi semplicemente di cattivo gusto. Ma c’è tanta gente che attende con curiosità il giorno delle nozze tra Nicola e Franceschina, per vedere che faccia faranno i due sposi e per capire se veramente sono contenti. «Io non posso e non voglio oppormi a questo matrimonio – spiega il sindaco di Lettere, Antonio Pentangelo, colui che officerà le nozze – anche perché i miei collaboratori mi hanno parlato di una scelta condivisa che, anche se fosse dettata da meri interessi economici, sicuramente va accettata da tutta la comunità letterese». Tra lo sdegno e le chiacchiere da bar, però, sicuramente si è ritagliato un posto d’onore il terno degli sposi. In città la corsa alla giocata vincente parla di tre numeri: 15 o’guaglione, 89 a’vecchia e 28 il matrimonio. Se le nozze porteranno un futuro gioioso ai due sposi divisi da 60 anni, per qualche fortunato giocatore potrebbero significare anche una cospicua vincita.

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