120 Operatori Sanitari che tra un incarico e l’altro hanno garantito per oltre 15 anni l’assistenza ospedaliera, il funzionamento dei presidi, dei distretti, dei consultori, dei laboratori.
Persone che da anni sono impegnate a lottare per vedersi riconoscere un diritto maturato con impegno e flessibilità, quella che gli veniva richiesta quando dovevano sopperire alle carenze di organico, altro effetto di un piano di rientro che, per sanare i debiti sanitari accumulati in anni di disimpegno e sperequazione nella sanità pubblica, fa tagli indiscriminati di personale e servizi.
Sono determinati e uniti nel mantenere un’occupazione costante del piano dove risiede la dirigenza, la quale dichiara di essere impegnata affinché si giunga ad una soluzione di questa vicenda. Aspetto confermato anche dalle sigle sindacali che sostengono la vertenza, richiamati a sensibilizzarsi sul tema dall’iniziativa dei/le lavoratrori/ci, spontaneamente intrapresa dopo il blocco delle assunzioni.
Attualmente, dichiarano i confederali, sono a lavoro i tecnici dell’assessorato e quelli sindacali, per giungere ad un accordo. Ufficiosamente si vuol ripartire con il percorso per la stabilizzazione entro il 20 settembre, richiamando a gruppi di 40 operatori/ci, in 3 mesi. La ripresa del processo sospeso dal commissario aziendale Russo, un’ eventualità che i precari non sostengono, vista come tentativo di ennesima divisione del movimento. Oltre ad essere un rischio concreto di tenere fuori dal processo parte dei destinatari, visto che dal gennaio 2011 sono previsti ulteriori tagli dei servizi e del personale sanitario.
Lunedì 13 è previsto un incontro con il presidente Caldoro , come richiesto dalle rappresentanze sindacali e dal commissario straordinario. Fino ad allora i precari continueranno a mantenere l’occupazione e ad adottare forme di protesta pacifica come quella di stamani sotto la sede di Castellammare con il caserolato per richiamare l’attenzione della popolazione.
Domani pomeriggio è in programma una manifestazione che si snoderà per le vie cittadine e da stasera le “notti bianche” all’interno della Direzione Generale si tingeranno di rosso, con la cena precaria fatta di pasta al sugo, che i precari prepareranno per sfamare i tenaci occupanti.
Il digiuno è solo rimandato a lunedì.