Ieri pomeriggio, il presidente della giunta regionale della Campania, Stefano Caldoro, ha firmato il decreto che riconosce l’accordo con FederTerme, sbloccando di fatto gli stipendi per i 170 lavoratori termali che negli ultimi giorni hanno manifestato per la mancata corresponsione delle ultime due mensilità. Il provvedimento ha efficacia retroattiva a tutte le prestazioni fatturate nel 2010 e risolverà definitivamente la questione relativa al termalismo, consentendo – al contempo – il pagamento delle spettanze alle Terme. Per quanto riguarda il settore fisiokinesiterapia, un ulteriore provvedimento ad hoc è stato firmato dal sub commissario straordinario Zuccatelli, per offrire una interpretazione definitiva sull’equipollenza tra titoli professionali, al fine di sbloccare i fondi ancora non erogati dall’Asl. «La risoluzione della vertenza delle Terme, che ha generato gravissimi problemi per i lavoratori – spiega il sindaco di Castellammare di Stabia, Luigi Bobbio – dimostra chiaramente come la mia Amministrazione ponga la difesa dell’occupazione come uno dei punti qualificanti del programma di governo cittadino. Ho personalmente e con grande determinazione seguito l’evoluzione della vertenza, incontrando nelle persone del presidente Caldoro, del capo di Gabinetto Del Gaizo, del subcommissario straordinario Zuccatelli e del manager Asl Russo interlocutori sensibili e attenti alle nostre istanze e giustamente solidali con le difficoltà incontrate dai lavoratori in tutti questi mesi. Adesso deve partire la fase 2 delle Terme, la fase del rilancio, la fase del piano industriale, la fase della determinazione nel costruire un nuovo futuro. Su questo percorso – conclude Bobbio – chiederemo la collaborazione di tutta la città e in particolare dei lavoratori delle Terme». Il consigliere Pdl Antonio Carrillo, invece, si scaglia contro l’attuale dirigenza delle Terme di Stabia, ovvero contro Iovieno e Marasca, rei di aver «appoggiato il piano di privatizzazione voluto dalla vecchia amministrazione, senza risolvere i problemi che una dirigenza attenta e risoluta avrebbe affrontato e risolto con immediata solerzia».